leggete l'articolo del blog "Gli occhi della guerra" (de "Il Giornale") che è intitolato "Così vivono i cristiani scampati ai boia di Isis".
I cristiani nel nord dell'Iraq vivono sotto la minaccia dell'Isis e sono costretti a scappare.
L'articolo citato inizia così:
"Nei tempi moderni, il purgatorio ha il volto di un centro commerciale abbandonato. Come quello dell’enorme shopping mall che si affaccia sulla piazza principale di Erbil, la capitale del Kurdistan iracheno. La massa scura scintillante di marmi e acciai cromati tradisce lo sfarzo tutto arabo delle costruzioni abbandonate improvvisamente per mancanza di denaro.
Al primo e al secondo piano, vetrine illuminate e abiti sgargianti. Dal terzo al quinto piano milletrecento fantasmi senza nome, dimenticati da tutti. Sono le famiglie cristiane fuggite dall’Isis nell’agosto 2014, quando le orde del Califfato hanno invaso l’area di Mosul e della piana di Ninive, nel nord-ovest dell’Iraq.
Arriviamo al centro commerciale quasi per caso, dopo una cena nel bazar di Erbil in compagnia di padre Jalal Yako, il prete di Qaraqosh che vive con gli sfollati cristiani in uno dei tanti campi profughi della città. Mentre passeggiamo all’ombra dei bastioni ottomani veniamo fermati da due uomini ben vestiti che salutano il sacerdote con deferenza ed affetto: “Abuna Jalal – sorridono vedendo il prete – Venga a bere il tè con noi.”".
Ora, io mi domando: perché qui in Italia non si parla dei cristiani perseguitati dall'Isis?
Perché qui in Occidente non si parla dei cristiani perseguitati dall'Isis?
Si ha paura di dire che c'è un problema con una determinata comunità religiosa?
L'Occidente sta sbagliando.
L'Occidente sbaglia, per esempio, a fare costruire moschee senza regole e senza chiedere conto di finanzierà e di chi le gestirà.
Si sbaglia anche a favorire l'immigrazione clandestina.
L'Occidente sbaglia a chiedere il boicottaggio ai danni di Israele.
Qualcuno mi dirà: "Sei un razzista!".
Io gli risponderò dicendo che non sono razzista ma realista e che quando certe cose accadranno anche qui in Italia poi lui sarà il primo a condannare ciò.
Cordiali saluti.
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