l'Austria ha svoltato verso la destra...estrema.
L'estrema destra vince alle presidenziali austriache al primo turno. Norbert Hofer, il candidato del Partito della Libertà (Fpoe), trionfa con il 36,7% nella prima proiezione delle elezioni presidenziali austriache.
Popolari e socialisti, che sono al governo, sono fuori dal ballottaggio.
Se i risultati verranno confermati, al ballottaggio del 22 maggio andrebbero Hofer e il verde Van der Bellen che oggi ha incassato il 19,7% delle preferenze. Segue la candidata indipendente Irmgard Griss, la quale conquista il terzo posto con il 18,8%. Il socialista Rudolf Hundstorfer si ferma all'11,2%, così come quello popolare Andreas Khol. Chiude Richard Lugner, con il 2,4% dei voti. Se i risultati definitivi dovessero confermare quelli delle proiezioni, ci troveremmo di fronte alla fine della formula politica bipartitica che ha garantito il governo dell'Austria dalla fine della Seconda guerra mondiale: Hofer, Van der Bellen e Griss non provengono dalle file socialdemocratiche né da quelle del Partito del popolo, che, spesso in una grande coalizione, hanno amministrato insieme il paese.
A questo punto, al ballottaggio, popolari e socialdemocratici che faranno?
Essi sono fuori dal ballottaggio.
Appoggeranno Van der Bellen, per non fare vincere Hofer?
Quindi, faranno una "grande ammucchiata" contro la destra estrema?
Forse, la fine delle ideologie ha portato anche una fine del senso dell'identità culturale.
La mancanza del senso dell'identità culturale (di cui questa Unione Europea è campionessa) trova risposta negli estremismi.
Di sicuro, sul risultato ha pesato parecchio questione dell'immigrazione clandestina.
Se vincesse il Partito della Libertà, ci sarebbe un'altra prova del fallimento della politica europea.
Cordiali saluti.
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