come riporta il quotidiano "Libero" al referendum sulle trivelle l'affluenza a mezzogiorno è stata circa dell'8%.
Intorno alle ore 12.00 PM si è recato alle urne circa l'8% (il dato è relativo a 5.617 comuni su 8 mila totali). Nel dettaglio, è la Basilicata la regione in cui si sta verificando l'affluenza più alta, con oltre l'11 per cento; segue la Puglia al 10 per cento. Al Nord spicca il Veneto, tra i nove enti promotori della consultazione, con affluenza al 9,90 per cento. Le regioni in cui si vota di meno, invece, sono Sicilia e Calabria, con affluenza sotto al 6 per cento.
Questi dati fanno preoccupare Renzi ed il suo governo.
L'8% non è un dato basso, se si tiene conto del fatto che nei referendum del 2011 l'affluenza rilevata alla stessa ora sia stata dell'11%.
Il quorum è possibile.
Come ho scritto stamane, le ultime prese di posizione del premier ed i recenti scandali legati al petrolio che riguardano esponenti del suo partito e del suo governo hanno scatenato intorno a lui una vera e propria ondata di antipatia che (forse) rischia fare sì che tanta gente che all'inizio pensava di astenersi possa decidere di andare a votare.
Questo è diventato un referendum contro Renzi.
Io avevo pensato di astenermi ma poi ho votato "no".
Non ho mai condiviso le motivazioni che hanno portato al referendum ma per non darla vinta a Renzi ho votato "no".
Cordiali saluti.
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