Le solidarietà ambigua

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo di Fausto Biloslavo su "Panorama" che è intitolato "Il lato ambiguo della solidarietà".
L'articolo inizia così:

"Attivisti "no borders" italiani che in nome della solidarietà estrema sono a fianco dei migranti "nelle loro pratiche di resistenza e violazione dei confini attraverso le frontiere interne ed esterne dell'Europa". 
Organizzazioni non governative e "umanitarie", che trasportano armi per i ribelli in Siria o servono da copertura per finanziarie, reclutare e addestrare i terroristi.
Il mondo delle ONG e dell'associazionismo buonista nasconde un lato ambiguo, infiltrato e manipolato"

Quello delle Organizzazioni non governative è un mondo che si mostra ambiguo.
Si dice contro i terroristi ma di fatto lo appoggia, con una funzione logistica.
Pensiamo a quelle associazioni che si dicono "per la difesa dei diritti dei poveri palestinesi".
Esse parteggiano per il boicottaggio ai danni di Israele e (di fatto) legittimano il terrorismo palestinese.
Per la cronaca, giusto oggi, c'è stato un altro attentato a Gerusalemme.

C'è stata un'esplosione in un bus.
Potrebbero esserci almeno 20 feriti.
Ringrazio dell'informazione il mio amico fraterno e socio Morris Sonnino.
Colgo l'occasione di rinnovargli i miei auguri di buon compleanno.
Cosa dicono ora questi buonisti riguardo all'attentato a Gerusalemme?
Queste associazioni fanno entrare gente nel nostro Paese e nel resto d'Europa "in nome della solidarietà".
Questo ci espone al rischio di terrorismo.
Quindi, non dobbiamo stare attenti ai terroristi ma anche a chi (di fatto) ne agevola l'azione per ideologia.
Cordiali saluti.