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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 9 settembre 2015

Santità, visto e considerato, riabiliti re Enrico VIII

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Papa Francesco "rivoluziona" la Sacra Rota".
Papa Francesco ha deciso di rendere più celeri le pratiche di annullamento dei matrimoni.
Essi possono essere annullati dal vescovo diocesano, per i seguenti casi:

  • mancanza di fede;
  • brevità della convivenza;
  • il permanere di una relazione extraconiugale;
  • matrimonio non consumato:
  • occultamento della sterilità, di una malattia che impedisce la procreazione o di una carcerazione;
  • figli nati da una relazione precedente;
  • matrimonio celebrato con una gravidanza imprevista. 
Ora, per una cosa del genere, ricordo che la Chiesa perse l'Inghilterra.

Era il 1533 e re Enrico VIII (1491-1547) si fece annullare il matrimonio con Caterina d'Aragona (1485-1536)  per potersi risposare con Anna Bolena (1501/1507-1536), la quale era incinta della futura regina Elisabetta (1533-1603).
Il matrimonio fu annullato dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (1489-1556).
La Curia romana, però, cassò la sentenza di Cranmer, dichiarando valido il matrimonio tra il re e Caterina d'Aragona.
Attenzione, alla luce di questa decisione di oggi, il matrimonio tra re Enrico VIII e Caterina d'Aragona sarebbe stato uno dei casi in cui il vescovo avrebbe avuto la competenza per annullarlo, visto che la relazione extraconiugale con Anna Bolena permaneva. 
Sappiamo tutti come andò la storia.
Nel 1534, il re separò la Chiesa inglese da Roma, arrivò in Inghilterra la Riforma protestante (con i successori re Edoardo VI e la regina Elisabetta I) e per i cattolici ci furono persecuzioni.
Solo nel XIX secolo, i cattolici inglesi riacquistarono i diritti civili.
A questo punto, questi cattolici morti per la fede e per non avere accettato il divorzio del re (tra i quali cito San Tommaso Moro) morirono per nulla?
A questo punto, se si vuole essere coerenti, si riabilitino re Enrico VIII, Thomas Cranmer ed il cancelliere dello Scacchiere Thomas Cromwell (1485-1540).
Questi ultimi furono scomunicati dal Papa di allora, Papa Clemente VII (1478-1534), proprio per quella cosa che oggi si vuole fare.
Non si può più condannare la memoria di re Enrico VIII, di Cromwell e di Cranmer, visto che oggi si fa esattamente quelli che essi fecero a loro tempo.
Sarebbe ipocrita fare il contrario.
Cordiali saluti. 


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.