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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 20 settembre 2015

Lu giudìu et la cresia dâ Virgini/ Il giudeo e la chiesa della Vergine



Riposu cchiù nun appi...
nobbili et lustrissimu cà Sabbioneta, accussì 'n pinzeru...
la sò citati, Vespasianu lu duca, fici...
quannu da Lutetia Napoleo scinnìu...
cà Diu ancu fora jittau da ogni sò casa...
ma Liuni vinni d'anima amata...
dû Signuri chidda casa...cà accattau...
et chidda, iddu giudìu...cà d'ogni cristianu megghiu...
accussì 'n chiddi anni fu, a la Virgini 'Ncurunata desi...
et cuntru la curpa cà l'autri ci desiru cchiù amau lu Figghiu!


Italiano:

Risposo più non ebbe...
nobile e lustrissimo che Sabbioneta, così in pensiero...
la sua città, Vespasiano il duca, fece...
quando da Lutetia Napoleo scese...
che anche Iddio fuori gettò da ogni sua casa...
ma Leone venne d'anima amata...
del Signore quella casa...che comprò...
e quella, egli giudeo...che d'ogni cristiano meglio...
così in quegli anni fu, alla Vergine Incoronata diede...
e contro la colpa che gli altri gli diedero più amò il Figlio!


Questa poesia riprende quanto da me scritto sulla chiesa della Beata Vergine Incoronata di Sabbioneta (Mantova).
Nella chiesa in questione riposano le spoglie del duca Vespasiano Gonzaga (1531-1591) e di altri esponenti di quella famiglia.
Nel 1810, con l'occupazione napoleonica, la chiesa fu sconsacrata.
Essa fu poi riscattata dall'ebreo Leone Donato Forti, il quale la donò (o meglio la ridiede) alle autorità ecclesiastiche nel 1826.
La lapide che si trova sotto il portico della chiesa ricorda questo.
Agli antisemiti che si dicono cristiani, io dico: "Come disse Gesù nel Vangelo: "Chi non è contro di noi è con noi"".
Quell'ebreo fece una cosa che tanti cristiani dell'epoca non fecero.
Che in Cielo sia ricordato come giusto e che Dio benedica la sua discendenza, se essa è presente.
Fa riflettere il fatto che in un periodo giudicato come "molto reazionario" .
Si era (infatti) nel periodo della Restaurazione, di cui io possiedo un cimelio, un'antica moneta dello Stato Pontificio che risale al 1816, sotto il Pontificato di Papa Pio VII.
Essa fu coniata due anni dopo il Congresso di Vienna. 
Mio padre l'aveva trovata impastata in un muro di un vecchio fienile che era di mio nonno oggi appartiene a me. E' parte della mia collezione ma spero (un giorno) di poterla donare a mio figlio maggiore, se un giorno mi sposassi ed avessi figli, come mio padre ha fatto con me.
Quella moneta ha dentro di sé la storia di quel periodo che seguì la Rivoluzione francese ed il periodo napoleonico.
Quindi, ci fu una forte reazione verso le idee della rivoluzione.
Eppure, la chiesa fu comprata da un ebreo.
Egli avrebbe potuto farne quello che voleva, essendo stata sconsacrata.
Invece, egli la ridiede al legittimo proprietario, l'autorità ecclesiastica. 
Questo smentisce la teoria secondo cui gli ebrei avrebbero cospirato per causare la Rivoluzione francese contro la Chiesa...anche perché i vari Robespierre, Saint Just ed altri che erano con loro non erano certo ebrei.
Cordiali saluti.





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Ringrazio un caro amico di questa foto.