ogni volta che penso ai lavori di ammodernamento dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria io ripenso ad un discorso che mi era stato al corso post-diploma presso il Centro di Formazione Professionale "Istituti Santa Paola" di Mantova.
Il discorso era inerente all'efficacia e all'efficienza.
Ora, l'efficacia è il conseguimento di un obiettivo.
L'efficienza non è solo il conseguimento dell'obiettivo ma guarda anche al modo in cui esso deve essere conseguito, con la migliore soluzione.
Adesso, confrontiamo i lavori che hanno portato alla costruzione della Variante di Valico del tratto compreso tra Bologna e Firenze e al potenziamento di quello adiacente a Firenze dell'Autostrada A1 Milano-Napoli e quelli di ammodernamento del tratto compreso tra Rimini nord e Porto Sant'Elpidio dell'Autostrada A14 Bologna-Taranto con quelli di ammodernamento dell'A3.
Per i primi due, noi notiamo non sono stati fatti senza riduzioni di carreggiate, quindi senza problemi di traffico.
L'Autostrada A3, invece, è stata trattata in un altro modo: chiudendo una delle due carreggiate.
Questo ha creato disagi al traffico.
In secondo luogo, proprio perché i lavori sono stati fatti senza intaccare troppo le sedi stradali esistente, l'ammodernamento dell'Autostrada A1 e dell'A14 hanno fatto sì che ci siano state poche dismissioni e tanta parte delle poche strutture dismesse sono state riqualificate.
Cito la vecchia sede del tratto dell'A1 che si trova all'altezza di Sasso Marconi che (con la costruzione della galleria "Monte Mario") è stato dismesso ma subito dopo è stato riqualificato e trasformato in una bretella.
Quindi, si è guardato oltre, creando anche opere per il territorio, riducendo così le spese.
Invece, per quanto concerne l'A3, sono state fatte tante dismissioni e tanta parte dei tratti dismessi sono stati demoliti, con altre spese.
Per finire, io avrei trattato l'A3 in un altro modo.
Da Salerno a Sicignano degli Alburni l'avrei ammodernata facendola diventare a tre corsie e con lo un progetto simile a quello con cui è stata ammodernata ma senza chiudere nessuna carreggiata, visto che le gallerie "Montevetrano I" Montevetrano II", "Persano", "Serralunga", "Sagginara", "Serrone Tondo", "Sant'Angelo" e "San Michele" non facevano parte del vecchio tracciato.
Dopo Sicignano, io mi sarei comportato in modo diverso.
In carreggiata sud, io avrei costruito la galleria "Tanagro" in modo completamente diverso.
Questa galleria sarebbe stata un "mega tunnel" a tre corsie che sarebbe sbucato nella valle del torrente "Petroso" che sarebbe stata superata con un viadotto che avrebbe portato alla galleria "Costa Incoronata" , che sarebbe stata anch'essa a tre corsie.
In carreggiata nord, io avrei fatto la galleria "Tanagro" a tre corsie ma di lunghezza eguale a quella che noi vediamo.
La galleria "Costa Incoronata" sarebbe stata anch'essa a tre corsie mentre a lavori finiti il tratto compreso tra i due tunnels (che consta della galleria "Castelluccio", che faceva parte del vecchio tracciato e che è stata allargata) sarebbe stato riconvertito per intero per la direzione nord.
In pratica, avrei fatto quello che è stato fatto nel tratto toscano dell'A1.
Avrei fatto delle cose analoghe anche in altri tratti come quello compreso tra Buonabitacolo-Padula e Lagonegro, quello della zona di Lagonegro (con la galleria "Renazza", nella foto di repertorio che è qui sopra) o quello compreso tra Bagnara Calabra e Scilla.
Altre gallerie sarebbero state ampliate con il metodo "Nazzano-Montedomini" o con il metodo "Sappanico", a seconda delle esigenze.
Così, tutta l'autostrada avrebbe avuto la terza corsia.
Questo avrebbe evitato molti disagi, sarebbe stato meno costoso ed anche meno impattante a livello dell'ambiente.
Riguardo all'Autostrada A3 c'è stata l'efficacia ma non l'efficienza.
Cordiali saluti.
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