leggete l'editoriale del direttore di "Panorama" Giorgio Mulè che è intitolato "Ma i moderati sono tutti lì che aspettano".
Il presidente Berlusconi (nella foto) ha più volte parlato della necessità di unire i moderati in un unico grande partito fatto sul modello del Grand Old Party, il Partito Repubblicano americano, il Conservative Party of Canada o il Liberal Party of Australia.
Non si può non essere d'accordo con quanto detto dal presidente Berlusconi.
Il centrodestra oggi non paga solo il fatto di essere diviso ma anche il fatto che oggi i partiti che lo compongono (o in cui si è scomposto) non mostrano neppure di avere una base di valori in comune.
Guarda caso, il centrodestra è ancora abbastanza forte ove è unito, come in Veneto (ove l'attuale governatore Luca Zaia è dato per vincente) e in Liguria e in Campania, ove rispettivamente il candidato Giovanni Toti ed il governatore in carica Stefano Caldoro possono vincere.
Però, prima di tutto, serve una piattaforma di valori comuni.
Questi valori comuni debbono essere quelli di una destra moderna di tipo anglosassone, quindi il conservatorismo per quanto concerne i valori, la difesa dell'economia di libero mercato coniugato con l'idea della difesa dell'interesse nazionale e ad una certa critica verso le attuali politiche europee.
Riguardo a ciò, prendo come spunto l'articolo di Keyser Soze scritto sempre su "Panorama "ed intitolato "Che cosa servirebbe per creare un Partito Repubblicano Italiano".
Keyser Soze un uomo delle istituzioni che da mesi su "Panorama" racconta la politica, dal di dentro. Lo pseudonimo è preso dal film "I soliti sospetti".
Keyser Soze ha citato anche Raffaele Fitto.
Posto il fatto che Fitto (mi si scusi il bisticcio) abbia commesso un errore madornale a spaccare il centrodestra in Puglia, va detto però che egli ha fatto una cosa importante passando dal gruppo del Partito Popolare Europeo (di cui fa parte Forza Italia) al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, il gruppo di cui fa parte il Conservative Party del Regno Unito.
Fitto ha trovato la chiave per fare un partito di centrodestra vero.
I Conservatori e Riformisti Europei sono moderati ma critici verso questa Unione Europea.
In altre parole, Forza Italia dovrebbe uscire dal Partito Popolare Europeo, passare al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei e dare inizio alla nascita di un grande partito conservatore qui in Italia, con la fusione con la Lega Nord e Fratelli d'Italia e includendo quegli esponenti del Nuovo Centrodestra che sono delusi da Angelino Alfano.
In questo partito ci dovrebbero essere il conservatorismo, l'autonomismo (che è già accettato anche dal Conservative Party UK, come dimostra il caso scozzese), la difesa del libero mercato, la difesa dell'interesse nazionale e la critica verso le attuale politiche europee.
Questo partito, però, non dovrebbe essere come il Popolo della Libertà.
Il Popolo della Libertà ebbe la pecca di non essere radicato nel territorio, cosa che io a suo tempo denunciai, venendo attaccato dal alcune persone, che oggi risultano essere state completamente smentite dalla storia.
Questo nuovo partito dovrebbe essere radicato nel territorio, con coordinatori eletti dagli iscritti, pur senza le barocche strutture burocratiche dei vecchi partiti.
Il presidente Berlusconi potrebbe contribuire a fare ciò, anche se oramai non sarebbe più pensabile una sua candidatura a premier, vista anche l'età.
Cordiali saluti.
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