Cari amici ed amiche,
al Santo Padre Papa Francesco e a coloro che nello Stato di Città del Vaticano hanno deciso di riconoscere la Palestina vorrei citare le parole di un grande statista come Winston Churchill, commento gli accordi di Monaco (1938) in questo modo:
"Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra".
Queste parole erano riferite al grande cedimento di Francia ed Inghilterra di fronte alle pretese di Adolf Hitler, che iniziò a prendersi la Cecoslovacchia.
Com'è noto, Città del Vaticano ha annunciato il riconoscimento della Palestina.
Io non sono d'accordo con questa decisione e tanti altri la pensano come me.
In primo luogo, sia Abu Mazen tutta l'Autorità Nazionale Palestinese (di cui egli è leader) e sia Hamas (che governa Gaza) non riconoscono Israele.
In secondo luogo, riconoscere la Palestina nella West Bank e nella Striscia di Gaza significherebbe fare in modo che gli Arabi (i Palestinesi) abbiano nuove pretese.
Per esempio, essi potrebbero dire: "Dobbiamo unire West Bank e Striscia di Gaza".
Questo esporrebbe Israele a pericoli e se è in pericolo Israele si difende e fa bene.
Inoltre, risulta che i cristiani palestinesi si siano ridotti di numero nella West Bank e nella Striscia di Gaza da quando questi territori sono passati sotto il controllo dell'Autorità Nazionale Palestinese e di Hamas, per ciò che concerne Gaza.
Ricordo anche i tanti cristiani cattolici, ortodossi ed evangelici che sono entrati nell'IDF, Forze di Difesa Israeliane, per difendere Israele, lo Stato in cui essi hanno trovato la loro libertà.
Riconoscere la Palestina potrebbe essere interpretata come una mancanza di rispetto verso di loro.
Riconoscere lo Stato di Palestina significa legittimare le minacce provenienti da chi vorrebbe eliminare Israele.
Per questo, anche se sono cattolico praticante (e tale resterò), io prendo le distanze da questa decisione di Città del Vaticano e mi schiero con Israele.
Del resto, il riconoscimento della Palestina non è certo un dogma della Chiesa o un tema etico importante, come quello dei matrimoni tra persone dello stesso sesso o dell'aborto.
Quindi, in questo caso non debbo nessuna obbedienza se alla mia coscienza e la mia coscienza mi dice di stare con Israele, anche per stare al fianco dei cristiani in Medio Oriente.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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