nella puntata di martedì sera della trasmissione "La Strada dei Miracoli" (trasmissione televisiva che va in onda su "Rete 4") lei era uno dei commentatori.
La sua cultura va apprezzata però non continui a sminuire la religiosità e la fede delle persone.
La fede e la scienza possono coesistere.
Certamente, come dice lei, le malattie si curano negli ospedali ma ciò non toglie che una persona malata possa cercare anche conforto e speranza in un santuario, quale può essere quello di Nostra Signora di Lourdes, quello di Fatima, quella della Beata Vergine Maria delle Grazie (che si trova a Curtatone, qui in Provincia di Mantova), quello di San Gabriele dell'Addolorata (che si trova in Abruzzo), quello di San Pio di Pietrelcina o quello di Maria Santissima di Tindari.
Avere fede non è un atto di superstizione e roba da pazzi.
La scienza (quella seria) ha il compito di fare ricerche per combattere malattie gravissime.
Però, anche la fede può aiutare una persona sentirsi meglio, a prescindere dal miracolo.
Del resto, un buon scienziato può essere anche un buon cristiano.
Un esempio fu Sant'Alberto Magno (1206-1280), che era anche un alchimista, i monaci di Preci (che erano chirurghi) o il monaco Gregor Mendel (1822-1884), che fu il padre della genetica.
Quindi, dottor Cecchi Paone, non continui a trattare la fede delle persone con superficialità.
Del resto, vi sono anche cose che la scienza non riesce a spiegare.
Pensiamo alla Sacra Sindone o alle guarigioni di Lourdes.
La fede non è superstizione.
Cordiali saluti.
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