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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 8 maggio 2015

I centri sociali? O pagano le tasse o debbono essere chiusi!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo del sito "Milano Post" che è intitolato "Ecco la mappa dei centri sociali, un colossale business che offre un voto di scambio alla giunta di sinistra".

Dell'articolo è interessante questa parte:

"Il caso Leoncavallo ha fatto da volano a una trentina di occupazioni in città, che si stanno moltiplicando man mano che "l’affaire Leonka" si avvicinerà alla sua poca nobile conclusione: perché dietro a ogni occupazione abusiva si nasconde un business miliardario, per gli occupanti, e nuove tasse, per i milanesi.

E’ un fatturato di tutto rispetto quello dei centri sociali che, si calcola, frutta agli occupanti un rispettabile introito, valutato circa 20.000 euro a week end, rigorosamente in nero, tra pranzi, chupito, aperitivi, concerti, ristorazione e alloggio. Perché il giovane emarginato, il rappomane sfigato, il “giovane tatuatissimo”, il clandestino, lo studente fuori corso, il giramondo no global consumano. E rappresentano un colossale affare per l’imprenditore antagonista No Tav: perché al centro sociale tutto ha un prezzo. Ascoltare musica rap, ballare, suonare nelle sale prove, esercitarsi in palestra, boxare, bere nei bar, alloggiare nelle case albergo per studenti, tutto ha un costo. Niente Siae, niente biglietti, niente fatture: si entra con una “ offerta libera”. Tutto è low cost, ma gli incassi sono da capogiro. Ne sanno qualcosa gli imprenditori della notte del Cantiere, le nave scuola del vandalismo e dell’antagonismo dei black bloc chic, che girano ormai in Mercedes e ostentano Rolex da Costa Smeralda.

I fighetti del Cantiere, tutti nobili cadetti dei più prestigiosi licei privati milanesi, gestiscono un giro di concerti (abusivi e senza pagare la Siae) di tutto rispetto in concorrenza con il Leoncavallo, con un giro di affari di migliaia di euro. La gara ad accaparrarsi il business della movida del popolo antagonista tra Lambretta, Cantiere, Zam, centri sociali anarchici, Leoncavallo dura da anni ma è noto solo agli addetti ai lavori: il monopolio da scalzare era il Leoncavallo, un ritrovo cult della intellighenzia radical chic
.".

Non aggiungo altro se non una breve considerazione.
Se tutto ciò dovesse rispondere a verità, la gente dovrebbe arrabbiarsi.
Quelli dei centri sociali spaccano le vetrine e fanno atti di violenza in nome dell'odio verso il capitalismo.
Però, stando alle cose scritte, essi fanno esattamente quello che fanno coloro che del capitalismo fanno parte e lo fanno nell'abusivismo.
Visto i considerato, i centri sociali dovrebbero rendere regolare la loro posizione e pagare le tasse o dovrebbero essere chiusi d'autorità.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.