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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 14 maggio 2015

COSA SONO I FUOCHI FATUI?



Le leggende sui fuochi fatui sono moltissime: nell’antichità si pensava che fossero manifestazioni delle anime dei defunti o delle “anime perse” vaganti, che avevano bisogno di preghiere per uscire dal purgatorio, o di bimbi morti prematuramente, senza avere potuto ricevere il battesimo.
In altri casi, le fiammelle ondulanti vennero associate ad anime pure e protettrici delle persone. In realtà, i “fuochi fatui” sono pallide luci a forma di fiammella, che in rari casi si possono osservare sospesi in aria a una altezza minima dal suolo o dall’acqua, visibili di notte intorno a paludi, acquitrini e soprattutto nei cimiteri. Sono di colore azzurro-blu, giallo o vermiglio, sotto forma di scintillii. La luce vibra e può durare fino a 30 secondi, talvolta diversi minuti. I testimoni del misterioso fenomeno lo descrivono con assenza di fumo, e che non procurano bruciature alle cose. Sembra che li si possa vedere meglio nelle fredde serate d’autunno. Il fenomeno è raro e scientificamente non si è riusciti a riprodurlo. Una spiegazione possibile è che siano generati dal metano – uno dei gas prodotti dalla putrefazione di sostanze organiche (corpi umani o di animali sepolti) in presenza di anidride carbonica – mescolato a tracce di fosfina, un composto che prende fuoco spontaneamente appena entra in contatto con l’aria, e incendia il metano. Una seconda teoria sostiene che si tratti di emissioni di fosforescenze naturali dei sali di calcio presenti nelle ossa.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.