il caso di Flavio Tosi (nella foto) ci deve fare riflettere.
Ora, i sostenitori di Tosi dicono che egli voleva fare un centrodestra moderato, contro il modello "fascista" e "lepenista" di Matteo Salvini.
A questo punto, bisogna capire cosa si intenda dire "volere fare un centrodestra moderato".
Che nel centrodestra ci debbano essere i moderati è cosa nota.
I moderati sono una fetta larga che decide il risultato elettorale.
Per esempio, una Lega Nord alleata con Casa Pound non andrebbe molto lontano.
La Lega Nord dovrebbe imboccare la strada tracciata da Salvini ma alleandosi con Forza Italia, Fratelli d'Italia, Movimento Associativo Italiani all'Estero (MAIE) e tutti i delusi del Nuovo Centrodestra e che sono pronti a lasciare quel partito.
Nel centrodestra ci sono il centro e la destra.
Per qualcuno, il baricentro della coalizione dovrebbe essere più al centro.
In pratica, sempre secondo questo qualcuno, questa coalizione dovrebbe essere costituita da Forza Italia, Nuovo Centrodestra ed Area Popolare, senza la Lega Nord.
Questo, però, non sarebbe più un centrodestra.
Io non voterei mai una coalizione del genere.
Piuttosto, non andrei a votare.
Io vorrei vedere un centrodestra simile a quello che c'è nei Paesi anglosassoni, come Canada, Stati Uniti d'America e Australia.
Quindi, non vorrei vedere né il fascismo (che tra l'altro deriva dal socialismo) né la Democrazia Cristiana rivisitata.
Vorrei vedere un centrodestra che sia conservatore nei valori (come nella difesa della famiglia e della vita), che sia anti-statalista, che sia schierato con l'Occidente e con Israele e che sia pronto a difendere gli interessi italiani (come fa per esempio il premier australiano Tony Abbott nel suo Paese).
Sarà la volta buona?
Se ci sarà questo progetto, io ci sarò.
Cordiali saluti.
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