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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 31 marzo 2015

I veri discriminati? Non sono gli omosessuali...

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo del sito "Notizie Pro Vita" che è intitolato "Altro che omofobia: i veri perseguitati sono gli obesi e i cristiani".
L'articolo inizia in codesto modo:

"Ogni giorno c’è qualcuno che lancia l’allarme omofobia.

Renzo Puccetti e Giuliano Guzzo hanno pubblicato su La Croce un articolo che potrebbe tranquillizzare gli allarmati – allarmanti in tal senso (se fossero disposti a guardare onestamente la realtà).

Piuttosto, sarebbe ora di fare una campagna per la non discriminazione delle persone sovrappeso e per … i Cristiani.

Se Cecchi Paone può permettersi di dare del “ciccione clerico fascista” a Mario Adinolfi (che pochi anni fa, è stato “aggredito in strada di notte da un branco di otto ragazzini al grido di ‘ciccione’ finendo al Pronto Soccorso, dove gli furono “riscontrate ecchimosi, edema, ferite lacero-contuse”, Corriere della Sera, 9.1.2011), perché si batte contro nozze e adozioni gay, i dati raccolti dai due autori dell’articolo sono piuttosto inequivocabili. Eccoli, con le parole di Guzzo e Puccetti
.".

La propaganda a favore dell'istituzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso si mostra sempre più violenta ed aggressiva.
In essa, gli omosessuali vengono fatti passare per discriminati, per il semplice fatto che non vi sia il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Vengono messi in risalto i pochi casi di omosessuali aggrediti e magari questi aggressioni non erano state scatenate per via dell'orientamento sessuale delle vittime.
In realtà, gli omosessuali sono rispettati.
Nessuno li condanna per la loro omosessualità.
Invece, certa propaganda arriva ad ingigantire le cose.
Un altro pezzo dell'articolo recita:

"Società Americana di Psichiatria Geriatrica: un team dell’Università della Florida e di Montpellier ha analizzato i dati provenienti dal gruppo di 6.450 soggetti arruolati nell’Health and Retirement Study. L’eventuale esperienza di discriminazione è stata indicata nell’età dal 30.1% del campione; a seguire il sesso e la razza hanno raccolto il 13 e il 10% di risposte affermative; poi il peso, che è risultato causa di stigma all’8% delle persone, la disabilità fisica ha interessato il 7,1% degli intervistati. L’orientamento sessuale si è posizionato in ultima posizione, indicato causa di discriminazione soltanto dall’1,7% del campione, un quinto di quelli stigmatizzati a causa dei chili".



Questo vuole dire che l'orientamento sessuale non è il principale motivo di discriminazione di una persona.
Inoltre, la propaganda delle lobbies LGBT è sempre più violenta e blasfema.
L'esempio è il caso del Cassero LGBT Center di Bologna, che è arrivato a pubblicare immagini blasfeme in cui viene dissacrato il Venerdì Santo.
Le lobbies LGBT vogliono il rispetto ma non rispettano gli altri.
Cordiali saluti.

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