leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato ""Hai la kippah, non voti": in Francia i comunisti escludono rabbino dal seggio".
In Francia sta accadendo di tutto.
Al rabbino capo di Tolosa Avraham Weill si è cercato di impedire di votare alle recenti elezioni amministrative.
Presentatosi al seggio per votare, è stato avvicinato da una delegata del Partito comunista francese presente in veste di assessore. Incredibilmente, si è opposta a che il rabbino potesse esprimere il suo voto: l'uomo portava un "segno evidente" della propria religione e conseguentemente - nel ragionamento della donna - non poteva votare.
Solo grazie all'insistenza dei presenti, il rabbino ha potuto votare.
Il rabbino ha sporto denuncia.
Ora, la cosa è veramente allarmante.
In Francia stanno aumentando sempre più gli episodi di antisemitismo.
A questo punto, mi chiederei cosa sarebbe accaduto se anziché un rabbino fosse entrato nel seggio un musulmano con un segno della sua religione.
Quella delegata del Partito Comunista francese sarebbe stata altrettanto capziosa?
Smettiamola con l'ipocrisia.
Cordiali saluti.
Veramente in Francia ciò vale per tutti i simboli religiosi, non a caso il problema originario si pose col velo islamico. Non faccia un poco intelligente allarmismo e quindi non gridi al lupo laddove il lupo non c'è.
RispondiEliminaChe in Francia stia crescendo l'antisemitismo è vero.
RispondiEliminaLa invito a leggere: http://www.focusonisrael.org/tag/antisemitismo-in-francia/
Ma non è nel caso lei riportato e a ciò mi sono attenuto. Mi sa che lei ha il vizietto di allargare un po troppo i confini dei ragionamenti.
RispondiEliminaChe l'antisemitismo sia presente in Francia è vero. I fatti lo dicono. Il resto è solo polemica.
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