su Facebook, vi è una pagina chiamata "Il Governoliere".
Questa pagina è un network satirico gestito da alcuni ragazzi di Governolo, una frazione del Comune di Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Con il suo simbolo che raffigura un pingue maiale, è un po' una "Striscia la Notizia della Pianura Padana e in rete".
Ora, io trovo divertenti alcuni post della succitata pagina.
Sembrano quasi delle pasquinate.
Ora, ne vorrei commentare qualcuna.
Per esempio, il 18 febbraio scorso, su quella pagina è stato pubblicato questo post:
"Monta la protesta sull'Unione grazie al sig. Comini che con rito pagano rievoca Attila e condivide i propri post. Ora anche il Suino vuole testare l'interesse del popolo.
Tu, cittadino della collina di rifiuti, ti senti più "butel de la basa" (unione con Villimpenta e Castel d'Ario) o più giostraio (Sustinente e Ostiglia)?".
I quel post si parla dell'Unione Mincio-Po, la tanto contestata unione intercomunale tra Roncoferraro, Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia.
Io suggerirei di mettere la terza domanda: chi non è né butel né giostraio come deve rispondere?
Per esempio, io sono di origini meridionali.
Le parole siciliane delle mie poesie lasciano intendere questo.
Basti leggere questa mia poesia intitolata "Anima da Sicilia":
"Cun li Finici, li Greci et li Rumani...
cun li Bizzantini, l'Arabbi et li Nurmanni...
unu populu fici fici Trinacria...pì lu dumani...
comu cun l'Aragona et li Burboni...comu pì tutti l'anni!".
Oltretutto, Governolo (come tutto il Comune di Roncoferraro) è legato al Risorgimento e pare che la famiglia di mia madre abbia origini nobili e i suoi antenati siano stati legati ai Borboni.
Quindi, dentro di me scorre sangue borbonico (forse blu) e che forse potrebbe essere di origini, greche, bizantine e normanne.
Che risposta dovrei dare io alla domanda del "Suino", un animale di cui sono solito ad apprezzare molto la coppa, il salame, il prosciutto?
A me sembra che l'Unione Mincio-Po sia come un il gioco della "Ruota della Fortuna".
Infatti, chi la sostiene dice: "Proviamo con questa unione e poi vedremo cosa si farà".
Nessuno ha ancora capito quale sia il suo fine.
Al Sindaco, noi dovremo cantare il ritornello che recita: "Gira la ruota!".
La buonanima di Mike Bongiorno da lassù dirà: "Allegria!".
Un altro post è del 15 febbraio e recita:
"La partita con i tristi dal pigiama a righe è rimandata al 23 per neve. Db, per neve."
Va bene la commedia degli equivoci ma qui si esagera.
Infatti, questo post sembra un po' equivoco.
Il pigiama a righe ricorda certi fatti non belli del secolo scorso.
Sarebbe meglio specificare.
Termino, dicendo un'altra cosa.
Governolo fu il luogo in cui si incontrarono San Leone Magno ed il re Unno Attila nel 452 AD.
Per alcuni, però, l'incontro avvenne a Salionze, nel Veronese.
Secondo l'archeologo Gualberto Storti, un signore molto documento che ha lavorato negli scavi del Forcello, l'incontro avvenne a Ponteventuno, vicino a Curtatone.
Le teorie di Storti non sono state smentite.
Per inciso, questo non è uno scherzo.
L'incontro potrebbe non essere avvenuto a Governolo, perché il fiume Mincio era diverso.
Ora, torniamo a noi.
A questo punto, io apro le scommesse.
Quando si farà la macchina del tempo, torneremo indietro e vedremo dove avvenne l'incontro.
Chi perderà pagherà da bere tutti al bar.
Coloro che gestiscono "Il Governoliere" vogliono diventare i nuovi Aristofane e Plauto.
Ce la faranno?
Solo il tempo lo dirà.
Semmai si facciano un bel giro a Sarsina, patria di Plauto.
Cordiali saluti.
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