Ai fascisti non piace la cioccolata?

Cari amici ed amiche,

a certe persone che si dicono fasciste e che parlano di autarchia vorrei fare un bel discorso.
Essi parlano di autarchia ma non sanno che dicono.
In passato, se si fosse ragionato nel modo in cui ragionano loro. noi oggi non avremmo quei prodotti molto comuni che anche lor signori (i fascisti) usano.
Per esempio, il riso viene dalla Cina.
I Cinesi coltivavano quel cereale fin dal VI secolo BC.
Poi, arrivò in Europa e qui in Italia, prima attraverso le campagne di Alessandro Magno (356 BC-328 BC) e poi attraverso gli Arabi, nel Medio Evo.
Se in passato noi italiani avessimo ragionato come ragionano oggi loro (questi fascisti che parlano di autarchia), noi non avremmo il pomodoro (che fu portato dalle Americhe e che quindi venne a noi dopo il 1492) ed il caffè (che arrivò dall'Africa attraverso i Turchi nel XVII secolo).
Se in passato noi italiani avessimo ragionato come coloro che parlano di autarchia, noi non avremmo neppure la cioccolata.
Il cacao arrivò dalle Americhe e quindi divenne noto a noi dopo il 1492.
Ai fascisti non piace la cioccolata?
Dunque, la si pianti con la storia dell'autarchia.
L'autarchia è antistorica.
Semmai, noi dobbiamo difendere i nostri prodotti.
Si potrebbe incominciare, per esempio, facendo accordi bilaterali con gli Stati, accordi che prevederebbero tutele dei nostri prodotti da parte degli Stati che li importano e noi potremmo offrire le stesse tutele ai prodotti che importiamo da loro.
Inoltre, sarebbe bene che l'Italia iniziasse a battere i pugni a livello europeo.
Non si può bloccare il commercio.
Sarebbe una rovina per tutti.
Inoltre, la si pianti di dire che il fascismo è cattolico.
Ricordo che Benito Mussolini era anticlericale.
Fece i "Patti Laterananesi" per avere l'appoggio della Chiesa, anche se essi furono una cosa giusta.
Inoltre, i fascismo nacque dal socialismo.
Quindi, con la destra (almeno quello che io ho sempre sostenuto) non c'entra,
Cordiali saluti.