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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 28 marzo 2015

Italia, Stato non al servizio del popolo

Cari amici ed amiche,

leggete i commenti all'articolo intitolato "Scuola, ha ragione Chicco Testa".
L'interlocutore dice che il sistema d'istruzione dei Paesi anglosassoni favorisce nello studio i giovani ricchi.
Com'è noto, io auspico che qui in Italia ci sia un sistema anglosassone, senza più la centralità della scuola pubblica.
L'interlocutore dice ha scritto:

"Nei paesi anglosassoni le scuole private medio-buone costano anche 30 mila sterline all'anno, cifra che buona parte dei cittadini non può permettersi.Fin quando la selezione sarà basata anche sul reddito il sistema non è giusto ed è basato sulla preparazione delle classi abbienti e sull'ignoranza delle altri classi.
Occorrerebbe comunque la sovvenzione dello Stato con costi simili a quelli di un sistema basato sulla centralità della scuola pubblica. Non sarei contrario ad un sistema siffatto, ma di certo non è il suo poiché lei esclude le sovvenzioni pubbliche.
In pratica lei, che a quanto pare è disoccupato, al momento non potrebbe garantire ai suoi figli una istruzione di livello pari a quella del suo ricco vicino se ci fosse un sistema come quello che lei propugna. Contento lei....io invece no. A questo punto meglio il sistema italiano: pieno di difetti e sicuramente da rivoluzionare in molti punti, ma sempre meglio di un sistema istruttivo classista.
".

Io rispondo dicendo che (almeno nel merito) il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha avuto ragione,  quando  ha detto che l'Italia è uno Stato di merda.
Per cambiare l'istruzione qui in Italia , si potrebbe incominciare a fare sì che i capitali privati entrassero nelle scuole, anche per fare seguire alle aziende il percorso formativo di quegli studenti che un giorno saranno inquadrati nei loro organigrammi (così da unire l'istruzione ed il mondo del lavoro),  e che le famiglie abbiano dei sostanziosi sgravi fiscali per i figli che mandano a scuola.
Sarebbe già un buon inizio.
Qualcuno potrebbe dirmi: "Come si potrebbero sostenere gli sgravi fiscali?".
Basterebbe iniziare a tagliare la burocrazia, ad alienare certi beni immobili pubblici,  a privatizzare certe società a capitale misto pubblico-privato e a bloccare certe operazioni, come le operazioni "Mare nostrum" e "Triton" che portano a casa nostra gli immigrati clandestini, i quali portano povertà.
Sarebbero da abolire anche i privilegi fiscali di cui godono le cooperative.
Di sicuro, servirà una politica alternativa a questa.
Cordiali saluti.



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