Virgilio e Sant'Anselmo

Cari amici ed amiche,

oggi è festa grande a Mantova.
Infatti, oggi si festeggia Sant'Anselmo di Lucca.
Nella zona di Palazzo Te ci sono le giostre e si mangiano le "ofelle", le famose frittelle.
Sant'Anselmo di Lucca (1035-1086) è il Santo Patrono di Mantova.

Ora, a Mantova vi è una strana dicotomia.
Infatti, per lungo i Mantovani (quelli veraci e non gli "oriundi" come me)  sentivano come loro "patrono" più quel Publio Virgilio Marone (70 BC-16 BC) che non Sant'Anselmo.
Ancora oggi è così.
La figura di Virgilio compare sullo stemma della città e della Provincia.
A Virgilio è dedicata una piazza, Piazza Virgiliana.
Una statua di Virgilio si trova anche sulla facciata del Palazzo del Podestà.
La statua è collocata in un'edicola, come se fosse una statua della Vergine Maria o di un santo.
Forse, questa "dicotomia" potrebbe essere legata al fatto che Virgilio fosse visto come il "Patrono del popolo".
Mantova e Virgilio sono una cosa sola.
Virgilio nacque in queste terre e fu legato ad esse.
Al contrario, Sant'Anselmo venne visto più come "l'uomo del clero" e legato alla signoria dei Canossa.
Egli nacque a Milano e divenne vescovo di Lucca, grazie anche allo zio, Papa Alessandro II (al secolo Anselmo da Baggio, 1010/1015-1073).
Quindi, non era solo visto come uno "straniero" ma era anche visto come un uomo legato ai Canossa, quindi ai "signori" (che ancora oggi in dialetto mantovano vengono chiamati "cagnogn") e al Papa.
Questo spiega anche la natura del mantovano verace che certamente è religioso ma che è anche intrinsecamente anticlericale e forse anche un po' anarchico, come i romagnoli.
Per certi versi, io sono un mantovano strano, viste certe mie tendenze contrarie a quelle prima enunciate.
Cordiali saluti.