il Comitato "Roncoferraro: la parola ai cittadini" ha diramato un volantino.
Io ne ho qui uno e lo sintetizzo in questo modo:
il succitato comitato non è contro le unioni intercomunali, a patto che i Comuni siano tra loro omogenei per storia, tradizioni, frequentazioni, cultura e contiguità territoriale.
Riguardo all'Unione Mincio-Po questa omogeneità non c'è.
L'amministrazione comunale di Roncoferraro (che è favorevole a tale unione) parla di presunti vantaggi che però non sono quantificati e non sono specifici dell'Unione Mincio-Po.
Riguardo agli svantaggi, invece, va detto in primis che non c'è omogeneità tra i Comuni di Roncoferraro, Sustinente, Serravalle a Po e Ostiglia.
Il primo ha una storia ed una cultura diverse rispetto agli altri tre.
L'Unione Mincio-Po è immotivata, poiché ad oggi non c'è stata una risposta da parte dell'amministrazione comunale sul perché di tale unione.
Si nutrono dubbi sul mantenimento dell'erogazione di contributi da parte dell'ASL per i servizi assistenziali.
Si teme la chiusura del presidio sanitario di Roncoferraro.
Una successiva fusione tra i Comuni di Roncoferraro, Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia comporterà per i cittadini roncoferraresi, sulla scorta dei dati ad oggi disponibili, un incremento della spesa pro-capite da 575 a 794 euro per abitante.
Per accedere agli uffici del Comune unico, ci si dovrà recare a Serravalle a Po o addirittura a Ostiglia.
Questi argomenti saranno illustrati in riunioni organizzate dal comitato in tutte le frazioni del Comune.
Inoltre ci sarà una raccolta firme in cui si potrà scegliere tra due opzioni:
- firmare il foglio su cui si chiede al Comune di rimanere nell'Unione Mincio-Po.
- firmare il foglio su cui si chiede al Comune di lasciare l'Unione Mincio-Po.
Il calendario degli incontri sarà reso noto successivamente.
Partecipate in tanti e dite la vostra.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento