Cari amici ed amiche,
vi parla di un argomento di cui ho accennato ieri, nell'articolo intitolato "Roncoferraro e la Sagra della Possenta".
Nell'articolo, ho scritto che per i piatti che hanno il marchio De.C.O. (Denominazione Comunale d'Orgine) serve un disciplinare.
Il Comune di Roncoferraro ha due piatti con la De.C.O., il Risotto coi Saltarei (proposto dal Comitato Manifestazioni Barbassolo) e quello con la psina, che è stato proposto dal Comitato Manifestazioni Roncoferraro.
Serve un disciplinare che dica che questi due piatti si debbono fare solo con determinati ingredienti e solo con determinati procedimenti.
Per esempio, non si può fare un Risotto con la psina usando le acquadelle.
A Roncoferraro non c'è il mare.
Non si può fare un Risotto coi saltarei mantecato.
I saltarei (piccoli gamberi d'acqua dolce) vengono rigorosamente fritti e in un risotto mantecato diventerebbero mollicci.
Oltre a ciò, serve anche una storiografia dettagliata.
Questo è un problema.
Infatti, quando ho scritto della storia del Risotto con le rane, ho sentito tre racconti storiografici diversi.
Per alcuni a Roncoferraro si sono sempre fatti sempre e solo risotti sgranati (come il Risotto alla pilota) e per altri all'inizio si facevano risotti all'onda (come il Risotto alla milanese) e poi incidentalmente era stata scoperta un'altra tecnica di cottura del riso, la tecnica con cui oggi si fanno il Risotto alla pilota, il Risotto con la psina e quello coi saltarei.
Serve un po' di chiarezza.
Solo così si possono valorizzare questi ottimi prodotti.
Cordiali saluti.
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