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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 13 marzo 2015

Renzi vuole imitare Mussolini e Peron?

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo che è stato scritto da Piero Ostellino su "Il Giornale" e che è intitolato "Quel balcone di Palazzo Chigi che sa di passato".
L'articolo inizia in questo modo:

"Matteo Renzi dice che "la sovranità appartiene al popolo e sarà il popolo decidere se la nostra riforma va bene o no", aggiungendo subito dopo "per noi decideranno i cittadini con buona pace di chi ci accusa di autoritarismo".
Mancano l'anatema contro il Parlamento, "l'aula sorda e grigia" di mussoliniana memoria, e un balcone di Palazzo Chigi dal quale il capo del governo possa arringare la folla e saremmo a un infausto ricorso storico. Può darsi che lo sproloquio sia piaciuto a qualche nostalgico del Duce, o a qualche grillino in libera uscita, ma è certo che sconcerta chiunque sia dotato di un minimo di senso comune. Ma nelle mani di chi siamo finiti?".

Sono d'accordo con Ostellino.
Infatti, per diventare premier, a Matteo Renzi non è servita la sovranità del popolo.
Renzi è diventato premier sfiduciando il suo predecessore Enrico Letta in una riunione della direzione del Partito Democratico e non in Parlamento.
Inoltre, Renzi è stato quello che ha reso le Province non elettive e che vuole rendere non elettivo il Senato, anziché abolirlo.
Renzi vuole proporre una legge elettorale che non è diversa dalla "Legge Acerbo" di epoca fascista.
Adesso, Renzi si attacca al popolo, tirando fuori la storiella del 40% preso dal Partito Democratico alle elezioni europee dello scorso anno.
Peccato per Renzi, che il 42% degli italiani si sia astenuto.
Anche gli italiani hanno una colpa.
Mi riferisco a quelli che hanno creduto alla favoletta degli 80 Euro che è stata messa in giro da Renzi prima delle succitate elezioni e a coloro che si sono astenuti nelle stesse.
Gli 80 Euro, infatti, sono stati mangiati dal fisco.
Il popolo italiano era stato anche quello costituito da coloro che avevano fatto manifestazioni di giubilo nel 2011, quando il presidente Berlusconi era andato al Quirinale per dimettersi, ignorando che il futuro sarebbe stato triste, proprio per quanto stava accadendo.
Un premier democraticamente eletto era stato rimpiazzato da uno non eletto, Mario Monti, come non era stato eletto il suo successore Enrico Letta e come non è stato eletto Renzi.
Quest'ultimo non è neppure un parlamentare. 
Una volta, Ostellino aveva definito il popolo italiano illiberale.
Aveva ragione.
Il popolo italiano merita di avere dei dittatori come Benito Mussolini o come l'omologo argentino Juan Domingo Peron e non la democrazia. 
Cordiali saluti. 



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.