Cari amici ed amiche,
andando contro certi sondaggi, Israele ha deciso: il premier Benjamin Netanyahu ha vinto.
Nonostante la loro alleanza con Kadima di Tzipi Livni, Isaac Herzog ed i suoi laburisti sono stati sconfitti.
Il Likud, il partito di Netanyahu, ha preso 29 seggi, contro i 24 del centrosinistra.
Ora, per Netanyahu vi è la questione delle alleanze di governo.
In questo senso, faccio mie queste parole dell'amico e collaboratore Morris Sonnino:
"Contro ogni previsione e sondaggio, ad oltre il 90% dello scrutinio, il Likud di Bibi ha 30 seggi, mentre Campo sionista (di Herzog e Livni)solo 24. Ora Netanyahu, è in grado di formare un governo, alleandosi anche con i partiti più a destra. La mia scelta di votarlo, si è rivelata ragionevole e sensata. Ora spero solo che, riconosca anche il risultato elettorale di Bennett, conferendogli un ruolo di rilievo all'interno del nuovo Governo ( magari Vice-Premier/Ministro della Difesa). Nel frattempo, a chi voleva la sua disfatta, a chi voleva consegnare il Paese nelle mani di una sinistra filo-araba e socialista, gli dico con tutto l'affetto e la pacatezza che mi contraddistingue, di andassela a prende riccamente 'nderculo ( in simpatia) e che sono fiero di aver contribuito con il mio voto, a un risultato elettorale così importante.".
A parte l'ultima parte vernacolare (in romanesco, all'Alberto Sordi) e piuttosto colorita (per la quale mi scuso), le parole di Morris sono condivisibili.
Per il Likud, alleanze naturali sono quelle con i partiti di destra, come "Casa Ebraica" di Naftali Bennett e Yisrael Beitenu di Avigdor Lieberman.
Di sicuro, dall'esterno di Israele molti hanno cercato di influenzare le elezioni.
Basti pensare al presidente americano Barack Hussein Obama o a certi attivisti di certi Paesi europei.
Anche i sondaggi, in qualche modo, sembravano volere pilotare l'opinione pubblica verso la sinistra.
Però (a differenza di quello italiano) il popolo israeliano non ascolta certe fesserie.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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