La guerra giusta

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo scritto da Claudia Gualdana su "Il Giornale Off" che è intitolato "La guerra giusta e umanitaria? Esiste".
Dell'articolo è interessante la parte che recita:

"Prendiamo Francisco Suàrez (1548-1617), il massimo teologo della Compagnia di Gesù, un padre del diritto internazionale. Con lungimiranza Quodlibet ha stampato Sulla guerra (a cura di Aldo Andrea Cassi, pp. 148, euro 22), tradizionalmente noto come Disputatio De Bello. Un fondamentale che fa piazza pulita dello sciocchezzaio contemporaneo: entro una precisa cornice logica Santa Romana Chiesa legittima la guerra. Le direttive le dà San Tommaso d’Aquino: la guerra è lecita se indetta da un’autorità legittima, fondata su una giusta causa ed è mossa da una retta intenzione.".

Questo è quello che sostengo pure io.
Per la sicurezza e la pace del proprio Paese non deve essere escluso anche il ricorso alla guerra.
Se un Paese viene minacciato da un altro e se chi minaccia non recede ed anzi attacca per primo cos'altro si può fare se non rispondere con le armi alle armi?
Questa è la legittima difesa.
I pacifisti parlano di un mondo ideale che nulla ha che fare con quello reale.
Nel loro mondo, i pacifisti credono che tutti siano buoni.
In realtà, non è così.
C'è gente che per un suo interesse sarebbe pronta anche ad ammazzare suo padre e sua madre e se poi fosse al potere in uno Stato sarebbe pronta anche a fare del male a chi sta nei Paesi vicini.
Chi è minacciato, cos'altro potrebbe fare se non difendersi?
Dio non condanna chi si difende.
Cordiali saluti.