leggete l'articolo scritto da Francesco Agnoli su "La Nuova Bussola Quotidiana" e che è intitolato "Da Lutero a Hitler: dove porta il pensiero del cardinale Marx".
Dell'articolo sono interessanti queste due parti:
"Complice forse anche il fatto che la Chiesa tedesca si trova all'angolo, anche in Germania: da una parte chi insiste per cambiare tutto, così da copiare definitivamente, anche in materia di morale, le confessioni protestanti (certamente non particolarmente floride), dall'altra il crescente assedio anche mediatico (già notato in Italia dai vaticanisti Matzuzzi, Bertocchi e Tosatti), di chi, proprio in Germania, denuncia una Chiesa cattolica molto ricca di beni e denaro, potente, ma sempre più povera di fedeli.
In questo clima difficile il presidente dei vescovi tedeschi, cioè il già citato Marx, non può suonare l’attacco con un antico ritornello protestante, magari sparando sulla corruzione e sulla ricchezza della Roma cattolica. Neppure può ripetere, visti i conti della sua diocesi e le spese faraoniche di cui è protagonista, i ritornelli contro il capitalismo cantati in passato, sfruttando, con poca fatica e fantasia, il suo evocativo cognome. "
e:
"La storia però ci insegna che il ripudio di Roma e della latinità fu l’inizio della disgregazione europea, e il germe del nazionalismo tedesco, che tanti mali ha portato all’Europa e al mondo. Che un uomo di Chiesa parli in un certo modo di Roma, luogo in cui Pietro diede la sua vita, punto di incontro e di unità dell’universalismo cattolico, è molto preoccupante.
Lo si può comprendere anche rammentando che un campione del pangermanesimo come Adolf Hitler, aveva come motto: "Lontano da Roma, lontano da Vienna, si costruisce il duomo della Germania". Lontano da Roma significa infatti lontano dall’idea di una fratellanza universale che passi non dalla lingua, non dalla cultura, ma dalla stessa fede. Illustri storici hanno sottolineato proprio il nesso tra razzismo e negazione dell’universalismo cattolico romano.
Di più. Visto che l’innominabile austriaco è stato citato, senza voler fare paragoni eccessivi e impropri, si può però ricordare non solo che nei suoi Discorsi a Tavola Adolf Hitler ribadisce spesso che la rovina dei tedeschi è arrivata con il cattolicesimo romano, ma anche che la propria avversione alla Chiesa, sin dalla giovinezza, è dovuta anche alla dottrina sul divorzio. Il matrimonio monogamico e indissolubile, come spiega ai suoi ascoltatori la notte tra l’8 e il 9 gennaio 1942, è semplicemente contro natura.".
Lo si può comprendere anche rammentando che un campione del pangermanesimo come Adolf Hitler, aveva come motto: "Lontano da Roma, lontano da Vienna, si costruisce il duomo della Germania". Lontano da Roma significa infatti lontano dall’idea di una fratellanza universale che passi non dalla lingua, non dalla cultura, ma dalla stessa fede. Illustri storici hanno sottolineato proprio il nesso tra razzismo e negazione dell’universalismo cattolico romano.
Di più. Visto che l’innominabile austriaco è stato citato, senza voler fare paragoni eccessivi e impropri, si può però ricordare non solo che nei suoi Discorsi a Tavola Adolf Hitler ribadisce spesso che la rovina dei tedeschi è arrivata con il cattolicesimo romano, ma anche che la propria avversione alla Chiesa, sin dalla giovinezza, è dovuta anche alla dottrina sul divorzio. Il matrimonio monogamico e indissolubile, come spiega ai suoi ascoltatori la notte tra l’8 e il 9 gennaio 1942, è semplicemente contro natura.".
Il fatto che il cardinale Marx (arcivescovo di Monaco di Baviera e presidente della Conferenza Episcopale di Germania) stia rievocando Martin Lutero dimostra una deriva che sta prendendo la Chiesa cattolica tedesca.
L'ostilità tedesca nei confronti di Roma è molto antica.
Prendiamo, ad esempio, quello che volevano fare imperatori come Enrico IV di Franconia (1050-1106) ed i suoi vescovi in Germania contro il Papa.
Martin Lutero (1483-1546) apostrofò il Papa come "Anticristo".
Ricordiamoci anche del febronianismo.
Il vescovo ausiliario di Treviri Johan Nikolaus von Hontheim (detto Febronio 1701-1790) scrisse il " De statu ecclesiae et legittima potestate romani pontificis liber singularis ad reuniendos dissidentes in religione christianos compositus", un'opera antipapale.
Non dimentichiamoci di Adolf Hitler e di quello che diceva della Chiesa cattolica.
Forse, anziché parlare di "Perfida Albione" (che fu costretta da re Enrico VIII e dai suoi successori ad accettare la rottura con Roma) bisognerebbe parlare di "Perfida Germania".
Ora, la Chiesa tedesca sta esaltando la figura di Lutero, dopo avere aperto ai matrimoni gay o all'eutanasia.
Dopo avere esaltato Lutero, il cardinale Marx ha detto: "Non siamo una filiale di Roma… il Sinodo non può prescrivere nel dettaglio ciò che dobbiamo fare in Germania".
Questo ci dice che forse potrebbe essere in atto uno scisma.
Speriamo che i cattolici tedeschi siano più saggi di chi li guida.
Cordiali saluti.
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