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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 16 gennaio 2015

La distruzione del patrimonio medioevale inglese

Cari amici ed amiche,

La dissoluzione dei monasteri in Inghilterra generò un vero e proprio "genocidio culturale".
Essa iniziò all'indomani dell'approvazione dell'Atto di Supermazia, l'atto che re Enrico VIII Tudor (1491-1547) aveva fatto approvare dal Parlamento Inglese il 3 novembre 1534.
Questo è il testo originale:

"Albeit the king's Majesty justly and rightfully is and ought to be the supreme head of the Church of England, and so is recognized by the clergy of this realm in their convocations, yet nevertheless, for corroboration and confirmation thereof, and for increase of virtue in Christ's religion within this realm of England, and to repress and extirpate all errors, heresies, and other enormities and abuses heretofore used in the same, be it enacted, by authority of this present Parliament, that the king, our sovereign lord, his heirs and successors, kings of this realm, shall be taken, accepted, and reputed the only supreme head in earth of the Church of England, called Anglicans Ecclesia; and shall have and enjoy, annexed and united to the imperial crown of this realm, as well the title and style thereof, as all honors, dignities, preeminences, jurisdictions, privileges, authorities, immunities, profits, and commodities to the said dignity of the supreme head of the same Church belonging and appertaining; and that our said sovereign lord, his heirs and successors, kings of this realm, shall have full power and authority from time to time to visit, repress, redress, record, order, correct, restrain, and amend all such errors, heresies, abuses, offenses, contempts and enormities, whatsoever they be, which by any manner of spiritual authority or jurisdiction ought or may lawfully be reformed, repressed, ordered, redressed, corrected, restrained, or amended, most to the pleasure of Almighty God, the increase of virtue in Christ's religion, and for the conservation of the peace, unity, and tranquility of this realm; any usage, foreign land, foreign authority, prescription, or any other thing or things to the contrary hereof notwithstanding.".

Tradotto in italiano, esso recita:

"Anche se Maestà del re giusto e giustamente è e deve essere il capo supremo della Chiesa d'Inghilterra, e così è riconosciuta dal clero di questo regno nelle loro convocazioni, e tuttavia, per conferme e la conferma della stessa, e per aumento di virtù in la religione di Cristo in questo regno d'Inghilterra, e per reprimere e estirpare tutti gli errori, eresie, e altre atrocità e abusi finora utilizzati nella stessa, sia emanata, da parte delle autorità di questo presente Parlamento, che il re, nostro signore sovrano, i suoi eredi e successori, i re di questo regno, sono adottate, accettate, e reputati l'unico capo supremo in terra della Chiesa d'Inghilterra, chiamato Anglicana Ecclesia; e deve avere e godere, annesso e unito alla corona imperiale di questo regno, nonché il titolo e lo stile della stessa, in quanto tutti gli onori, dignità, preminenza, giurisdizioni, i privilegi, le autorità, le immunità, i profitti, e materie prime alla suddetta dignità di il capo supremo della Chiesa stessa appartenenza e di competenza; e che i nostri disse Lord sovrano, i suoi eredi e successori, i re di questo regno, avrà pieno potere e l'autorità di volta in volta per visitare, reprimere, riparazione, registrazione, ordine, correggere, frenare, e modificare tutti gli errori, tali eresie, abusi, reati, disprezzi e enormità, qualunque essi siano, che per qualsiasi sorta di autorità spirituale o giurisdizione deve o può legittimamente essere riformato, represso, ordinò, risanata, corretta, trattenuto, o modificato, la maggior parte per il piacere di Dio Onnipotente, il aumentare di virtù nella religione di Cristo, e per la conservazione della pace, unità, e la tranquillità di questo regno; qualsiasi utilizzo, terra straniera, l'autorità straniera, prescrizione, o qualsiasi altra cosa o le cose al contrario del presente documento nonostante.".

Ora, qui si generò una gran confusione.
Da una parte, vi erano personaggi che (come il ministro e Conte di Essex Thomas Cromwell e l'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer) che volevano portare la Riforma protestante.
Tuttavia, il re era contro.
Re Enrico VIII non ruppe con il Papato per un rifiuto dei dogmi ma per il fatto che il Papa non gli avesse annullato il matrimonio con la regina Caterina d'Aragona (1485-1536) e da un punto di vista dogmatico non ruppe con il cattolicesimo.
Come lui la pensavano anche i vescovi a tanta parte del vecchio clero.
Lo zoccolo duro del vecchio clero furono proprio i monaci.
Allora, l'astuto Cromwell fece implementare una misura di tipo legale.
Nel 1534, egli si fece dare l'autorizzazione dal re a visitare i monasteri.
Il pretesto fu quello di rendere edotti i monaci e le suore delle nuove regole ecclesiastiche che si sarebbero stabilite con l'Atto di Supremazia.
Nel gennaio 1535, l'autorità di Cromwell fu delegata ad una commissione di laici.
Ciò generò grande costernazione, per il fatto che fosse un laico a fare queste cose.
In realtà, questi "visitatori" furono delle figure atte a screditare i monaci e le suore in questo modo:
  • Monaci e suore vivevano nel lusso commettendo ogni sorta di peccati.
  • Monaci e suore erano fautori di superstizioni e stregoni.
  • Questi stessi monaci e suore sfruttavano il lavoro del popolo senza dare nulla in cambio e perciò erano un danno per l'economia dell'Inghilterra. In pratica, mi si permetta una licenza, queste parole anticipavano di due secoli quello che dicevano Robespierre e Saint Just e di quattro secoli quello che dicevano Lenin, Stalin e Palmiro Togliatti. 
  • Se il re avesse avuto il possesso dei beni dei monasteri, si sarebbero potute abolire le tasse per il popolo.
I "visitatori" dicevano queste cose dai pulpiti delle chiese.
Cromwell (quel furbone che conosceva anche il nostro Paese, l'Italia) fece una relazione in cui vennero citati scandali veri o presunti.
Nel 1536, in funzione di questa relazione, il Parlamento emise una legge con cui si confiscarono i monasteri più piccoli, quelli che rendevano meno di 200 Sterline.
Tuttavia, l'ingordigia del re non si fermò e la dissoluzione dei monasteri continuò, nonostante le proteste e le rivolte, che nel nord ancora cattolico si fecero molto frequenti.
Nel 1539 fu la volta dei monasteri grandi, come l'Abbazia di Glastonbury.
Si calcolò che circa 5000 monaci, 1600 frati e 2000 suore fossero stati messi in pensione.
Tanta parte di loro venne messa a servire le parrocchie. 
Molti di loro, però,  soffrirono.
L'ultimo abate di Glastonbury, Richard Whiting fu condannato a morte nel il 15 novembre 1539.
Ora, la dissoluzione dei monasteri non portò alla Corona le ricchezze sperate.
La vendita della terre monastiche a nobili che sarebbero diventati alleati della Riforma protestante del periodo di re Edoardo VI (1547-1553) fruttò solo 37.000 Sterline, un quarto del reddito che ricavavano i monaci.
Sul piano politico, però, la dissoluzione dei monasteri portò all'eliminazione degli avversari della Riforma protestante.
I monaci, infatti, si sarebbero opposti alle riforme religiose del periodo successivo.
Inoltre, con la dissoluzione dei monasteri, fu ridotta la presenza e l'influenza degli ecclesiastici nel Parlamento.
Sul piano culturale, fu un genocidio.
Tante opere d'arte e letterarie del Medio Evo inglese andarono perdute.
Andarono perduti molti scritti della vita del Medio Evo inglese.
Furono distrutte anche le reliquie e le opere d'arte.
Un'intera epoca venne distrutta nel giro di quattro anni.
Cordiali saluti. 


Bibliografia:









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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.