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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 16 gennaio 2015

Houellebecq: "Ora ho paura!"

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Houellebecq: "Adesso ho paura anche io. Il problema dell'Islam? Non hanno un Papa"".

Quando ha saputo che la redazione della rivista "Charlie Hebdo" è stata attaccata,  lo scrittore francese Michele Houellebecq ha chiamato insistentemente il suo amico Bernard Maris. Non pensava che fosse coinvolto, perché era un collaboratore. Invece Maris stava partecipando alla riunione di redazione ed è morto sotto i colpi dei kalashnikov dei terroristi islamici. "Ho continuato a chiamarlo, dalle 12 alle 16, non rispondeva. Poi ho saputo". Lo scrittore francese in questione che proprio il 7 gennaio ha visto uscire il suo libro "Sottomissione" racconta al Corriere della Sera come la sua vita da quel giorno sia cambiata.
Houellebecq vive sotto scorta ed è stato costretto a lasciare Parigi.
Per lo scrittore, il problema dell'Islam sta nel fatto che esso non abbia un Pontefice.
Questo è vero.
Nell'Islam non c'è una Chiesa.
Non c'è un Pontefice né una casta sacerdotale vera e propria.
Questo fa sì che il Corano possa essere letto ed interpretato dal fedele, il quale può interpretarlo in chiave estrema.
Tenete conto del fatto che la Chiesa cattolica, piuttosto che quella ortodossa o quella anglicana, ha nelle sue file uomini istruiti nel campo delle Sacre Scritture.
Lo stesso discorso vale per l'Ebraismo.
I rabbini sono uomini istruiti ed in grado di interpretare e leggere le Scritture.
Nell'Islam, il Corano può essere letto ed interpretato da chiunque e questo è un problema.
Inoltre, il Corano ha espressioni dure.
A complicare la situazione vi è il fatto che per il musulmano Dio si fece carta nel Corano e che per egli non vi sia una distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale, cosa che per noi cristiani è ben presente.
In pratica, per il musulmano ogni cosa che accade è espressione dell'Islam, parola che significa "sottomissione".
Per il musulmano, Dio non è un padre che ci ama e ci lascia liberi ma è un padrone.
Tutto questo ci fa capire il rischio del fondamentalismo.
Cordiali saluti.

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