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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 2 gennaio 2015

In Italia non conviene essere onesti!

Cari amici ed amiche,

il filmato qui sopra riporta una scena della mia serie TV preferita, "The Dukes of Hazzard",  in cui i personaggi del boss Jefferson Davis Hogg (impersonato dal compianto Sorrell Booke) e dello sceriffo Rosco P. Coltrane (impersonato da James Best) stanno per fare uno degli atti illegali nello spettacolo automobilistico "The Carnival of Thrills".
Si sa, boss Hogg e Rosco rappresentano quel mondo alla rovescia che è l'immaginaria contea di Hazzard, quel mondo in cui i disonesti comandano e gli onesti cugini Duke (impersonati da Tom Wopat, John Schneider e Catherine Bach) e loro zio Jesse (impersonato da Denver Pyle) ne sventano i piani.
Ora, passiamo dal faceto al serio.
Lo faccio con una provocazione: qui in Italia non conviene essere onesti!
Non è una bella cosa da dire ma è veritiera.
Papa Francesco ha condannato la corruzione (definendo il pane da essa prodotto un "pane sporco") e la mafia (scomunicando di fatto i mafiosi) e le sue parole sono vere.
Queste parole sono vere ma avrebbero effetto in un Paese normale.
L'Italia, purtroppo, non è un Paese normale.
L'Italia non è un Paese normale, per sua storia.
Basti pensare ai suoi tredici secoli di divisione e di governi stranieri, al suo processo di unificazione non voluto dal popolo e che di fatto fu un'annessione perpetrata da un Regno di Sardegna indebitato con le banche inglesi (che giustamente chiedevano il conto), alla dittatura e alla repubblica con tutte le sue contraddizioni.
Basti pensare anche a certi compromessi del periodo repubblicano, primo tra tutti il compromesso con il Partito Comunista Italiano, il più forte partito comunista in Occidente, la cui presenza non permise di creare una vera alternanza politica, oltre a non fare sviluppare il senso della Stato.
Tutto questo fu un brodo di coltura per tutte le corruttele e le mafie.
Per troppo tempo, noi italiani accettammo tutto questo.
Molti di noi lo fecero per quieto vivere ed altri per convenienza.
Vennero accettate non solo la mafia e le gravi forme di delinquenza più disparate ma anche forme di malcostume, come la scarsa meritocrazia.
Oggi, tutto questo fa parte del "genoma culturale del nostro popolo".
Noi ci troviamo di fronte ad un sistema che è criminogeno, per via di una burocrazia inefficiente ed elefantiaca, un fisco aggressivo che quando vuole i soldi minaccia e quando li deve restituire ci mette una vita, varie forme di malcostume, come quello della raccomandazione in cui trovano lavoro quelli che hanno le "conoscenze in alto" e non le competenze vere, una giustizia che non funziona ed una politica debole che con i cittadini ha un rapporto malsano, per esempio, quando essa raccomanda la gente nei posti di lavoro nella pubblica amministrazione o nelle aziende private.
Qui in Italia, un giovane laureato o diplomato con voti alti e competenze si vede scavalcato nel cercare lavoro da altri che non hanno le stesse competenze ma che hanno le conoscenze giuste nei posti che contano.
A questo punto, l'onestà non conviene!
Sia chiaro (non voglio essere accusato di istigazione a delinquere) la mia è una provocazione o un grido d'allarme.
Dove vogliamo andare andando in questo modo?
Questa crisi ha fatto emergere in modo dirompente tutto questo.
Di sicuro, il popolo deve cambiare testa, se non vuole finire male.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.