leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "L'italiana che è pronta a colpirci".
Anche l'Italia ha la sua prima lady Jihad, al secolo Maria Giulia Sergio, 27 anni, di Torre del Greco, convertita all'Islam come Fatima Az Zahra. Dallo scorso anno ha fatto perdere le tracce raggiungendo i combattenti della guerra santa in Siria.
Ora, non esiste solo il problema degli islamici figli di altri islamici ma anche di coloro che dal Cristianesimo (piuttosto che da un'altra religione o dall'ateismo) si sono convertiti all'Islam.
Anzi, tra questi ultimi vi sono personalità che possono essere assai più pericolose.
Una persona che ha cambiato religione può diventare più fanatica di una persona che è sempre stata educata ed è sempre vissuta nella religione a cui ha scelto di aderire il neofita.
Infatti, il neofita può trasformare questo suo entusiasmo religioso in odio verso chi ha scelto di mantenere i costumi in cui egli prima era stato educato.
Ergo, una persona convertita all'Islam può diventare assai più fanatica di un musulmano educato da sempre nella religione islamica.
I casi noti ci sono.
Basti citare Giulio Delnevo, il giovane genovese convertito all'Islam che è morto in Siria, ove è andato a combattere sostenendo i terroristi di ISIS, o a Musa Cerantonio, il fanatico islamico italo-australiano.
Quindi, non ci sono solo i musulmani arabi, turchi, albanesi o di altra nazionalità di altri Paesi islamici ma anche quelli italiani, quelli che prima vivevano come noi e che hanno cambiato fede.
Non si può più scherzare.
Cordiali saluti.
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