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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 11 gennaio 2015

Mentre accoglie gli immigrati, l'Italia manda via gli italiani!


Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo scritto da Roberto Zanni su "Italia chiama Italia" e che è intitolato "Italiani all’estero, la storia italiana riapre a New York".
L'articolo parla del centro culturale italiano di West Broadway (New York, Stati Uniti d'America) che era stato creato da Sante Fortunato Vanni nel 1884.
Questa libreria è un pezzo di storia italiana nel mondo.
Ora, una considerazione sull'Italia di oggi la debbo fare.
Oggi, noi viviamo in un grande paradosso.
L'Italia accoglie gli immigrati clandestini da ogni dove (e si esposta al terrorismo islamico) e nel contempo sta escludendo gli italiani all'estero dalla sua vita.
Basti pensare alle chiusure di varie ambasciate italiane, come quelle in Santo Domingo e in Montevideo.
Basti pensare anche al fatto che si voglia abolire il diritto voto degli italiani all'estero.
Inoltre, sempre più sono gli italiani che vogliono lasciare il nostro Paese, perché esso non dà più prospettive.
Io stesso (che non ho una posizione lavorativa stabile) mi sto già guardando intorno.
La cosa che indispone ancora di più è culturale.
Qui in Italia vi è una sottocultura catto-comunista che sta portando tanti di noi a fare cose inammissibili.
Molti degli italiani che abitano qui hanno un atteggiamento quasi discriminatorio verso gli italiani che risiedono all'estero.
In pratica, si considerano quasi stranieri quei nostri connazionali che hanno scelto di emigrare all'estero ed i loro discendenti.
Questo è un paradosso.
Qui in Italia si accolgono nordafricani, siriani, nigeriani, asiatici ed altri e si danno a loro ogni confort.
Addirittura, dicendo che sono profughi (quando sono immigrati clandestini) a questi viene data la casa (mentre ci sono italiani che vivono in tuguri) e viene pagato persino il cellulare.
Mentre si fa ciò, si discriminano gli italo-americani, piuttosto che gli italo-canadesi, gli italo-uruguayani, gli italo-australiani ed altri italiani all'estero e loro discendenti.
Basti pensare al fatto che gli italo-americani vengano associati ad Al Capone e non a Joe Petrosino o al fatto che gli italo-australiani vengano associati  al noto criminale omicida  Alphonse Gangitano e non a personaggi famosi come l'attore Anthony La Paglia.
Tutto questo parte dall'Italia.
Il nostro Paese è impazzito!
Qui in Italia c'è dice: "Abbiamo portato la mafia nel mondo!"
Noi italiani dobbiamo piantarla di vivere il solito "complesso di inferiorità" ed essere orgogliosi di quello che abbiamo e dei nostri connazionali emigrati, la stragrande maggioranza dei quali è rappresentata da gente onesta e brava, gente che ha dovuto lasciare il Paese d'origine per trovare un futuro migliore.
Inoltre, noi avremmo anche portato la mafia ma oggi qui da noi c'è il terrorismo.
Allora, prima di dire delle stupidaggini, qualcuno si faccia un esame di coscienza.
Cordiali saluti.




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Ringrazio un caro amico di questa foto.