Mario Mauro epurato?

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato ""Purghe sovietiche, Renzi ordina e Casini esegue"".
Nella Commissione Affari costituzionali del Senato è successa una cosa che ha fatto rumore.
Il senatore dei Popolari per l'Italia Mario Mauro è stato sostituito dal collega Lucio Romano.
Mario Mauro è stato colui che ha votato un emendamento della riforma del Senato che è stato proposto dalla Lega Nord.
Questo emendamento prevede la difesa del principio di eleggibilità del Senato.
Da qui sono venute fuori delle polemiche.
Mauro ha detto:
"In pieno stile di purga staliniana un gruppo di senatori dei Popolari per l'Italia ha disposto la mia rimozione dalla commissione Affari costituzionali, arrivando a un voto formale preteso da Pier Ferdinando Casini nonostante abbia fatto mettere a verbale la mia disponibilità a votare secondo le indicazioni del gruppo".
Mauro ha continuato:
"Renzi chiede, Casini esegue. come si evince dal fatto che già questa mattina il sottosegretario Delrio aveva anticipato a membri del mio gruppo il contenuto di questa imboscata parlamentare. Che grave errore da parte del governo pretendere l'uniformità di opinioni, su una materia delicata come quella costituzionale. Che grave errore per quello che poteva essere il governo della speranza trasformarsi in un soviet da quattro soldi".
Le riforme devono essere condivise.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi fa benissimo a dare un impulso alle riforme.
Però, essendo quello delle riforme un processo che deve essere condiviso, serve dialogo.
Renzi non può pretendere che un progetto da lui proposto sia accettato senza un minimo di discussione e di correzione.
Renzi ha l'esigenza di dovere fare le riforme per forza, altrimenti farebbe una brutta figura.
Però, così egli rischia di fare delle pessime riforme.
Questo non sarebbe bene per il Paese.
Cordiali saluti.