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giovedì 12 giugno 2014

Le Crociate? Non ce ne dobbiamo vergognare!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo del blog "Missa Gregoriana" che è intitolato "Mons. Negri: "I cristiani che si vergognano delle Crociate sono succubi del laicismo dominante".
Io sono proprio uno di quelli che non si vergognano delle Crociate, pur ammettendo che in esse qualche grave errore vi sia stato.
Quanto accadde il 27 novembre 1095 a Clermont (con l'indizione della I Crociata) fu dovuto alla continua minaccia da parte dei Turchi che nel 1071 si presero l'Anatolia e imprigionarono l'imperatore bizantino Romano IV Diogene (sconfitta di Manzicerta) e che poi presero Gerusalemme, perseguitando i cristiani.
Quindi, le Crociate nacquero con un fine nobile.
Per quale motivo noi cristiani dovremmo vergognarci di esse?
L'arcivescovo di Ferrara-Comacchio ed abate di Pomposa, Sua Eccellenza monsignor Luigi Negri, ha ragione.
Certo, ci furono errori di cui effettivamente dovremmo scusarci e vergognarci.
Mi riferisco al massacro degli ebrei nella Crociata dei Tedeschi (1096) e al sacco di Costantinopoli del 1204.
Queste furono due cose di cui doversi vergognare e che nulla ebbero a che fare con la difesa della cristianità.
Le Crociate in sé, però, servirono a noi cristiani per difenderci.
Ad esse parteciparono anche santi, come San Francesco d'Assisi (1182-1226).
Quindi, le Crociate furono giuste, per il fine che i cristiani si prefissero.
Cordiali saluti.



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