Il 2 giugno è la Festa della Repubblica.
Io mi chiedo se ci sia ancora qualcosa da festeggiare, qualcosa di cui andare fieri.
Dal 2011 ad oggi, si sono susseguiti tre governi non eletti.
Nel nostro Paese sono aumentati i disoccupati e la situazione riguardo all'immigrazione clandestina è incontrollata.
Il nostro patrimonio artistico e culturale viene svenduto o lasciato nell'incuria.
Le uniche cose che l'attuale governo (non eletto) fa sono la creazione di nuove tasse e le norme che regolano il divorzio breve ed il decreto sull'omofobia.
La questione dell'omofobia (a patto che essa esista) e quella del divorzio breve sono le priorità di questo governo, mentre continuano ad esserci giovani che scappano all'estero, disoccupati ed anziani che vanno persino a rovistare tra le immondizie, per cercare qualcosa.
Oltre a ciò, vengono fatti sbarcare nei porti siciliani i clandestini, clandestini che vengono spediti qui al nord, ove non trovano lavoro e vanno ad arricchire di manovalanza la delinquenza.
Lo dico sinceramente: io non mi sento orgoglioso di questo Paese.
Non mi sento orgoglioso di uno Stato che ha creato tanta disoccupazione.
Da disoccupato, so che dico.
Non mi sento orgoglioso di un Paese che ha letteralmente abdicato a certi poteri forti europei che lo vogliono svendere.
Non mi sento orgoglioso di un Paese che non rispetta le sue forze armate.
Il caso dei marò ingiustamente prigionieri in India Salvatore Girone e Massimiliano La Torre ne sono la dimostrazione.
Non mi sento orgoglioso di un Paese il cui ceto politico è impegnato solo a proporre i matrimoni gay e nuove tasse.
Non mi sento orgoglioso di un Paese che rinnega le proprie radici, "in nome dell'integrazione".
Basti pensare al fatto che a Bologna si fare leggere la nostra Costituzione in arabo.
Questo mi fa quasi vergognare di essere italiano.
Il primo articolo della nostra Costituzione recita:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.".
Quando lo leggo mi viene da sorridere.
Visti gli ultimi governi non eletti, la Repubblica democratica non c'è più e manca anche il lavoro.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento