Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo scritto da Luca Antonini su Panorama, che è intitolato "Con il Veneto Renzi ha perso un'occasione" e l'intervista di Maurizio Tortorella fatta al Governatore della Lombardia Roberto Maroni, sempre su "Panorama" che è intitolata "Voglio la Lombardia a statuto speciale".
Ora, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi dice di essere favorevole ad una riforma del Senato che, con il taglio delle indennità per i senatori di circa 100.000.000 di Euro.
Peccato, però, che egli non tratti la spesa decentrata.
L'80% delle spese regionali vanno in sanità (circa 110.000.000.000 di Euro) vanno in sanità.
Inoltre, egli ignora pure i fabbisogni standard dei Comuni (oltre 30.000.000.000 di Euro), che premierebbero quelli veneti con il 20% in più di risorse.
Ora, i veneti versano a Roma ben 60.000.000.000 di Euro e da Roma ricevono solo 40.000.000.000.
In Veneto ci sono 2500 dipendenti pubblici...mentre in Sicilia ce ne sono 20.000.000.
Nell'Unione Europea ci sono Paesi che hanno un PIL inferiore al Veneto, come la Lituania.
Eppure, il Veneto è anche la regione trattata peggio nel rapporto tra spesa pubblica e PIL, con il 26,5%, contro il 56,8 % della Campania.
La crisi che c'è ha peggiorato la situazione, facendo chiudere molte aziende.
La politica non dà risposte convincenti ed il Veneto rischia di diventare una "polveriera sociale".
Quello che è accaduto con i "secessionisti" è un campanello d'allarme.
L'unica soluzione è dare al Veneto lo statuto speciale, esattamente come vi è in Sicilia.
Lo stesso discorso vale anche per la Lombardia.
Il Governatore Roberto Maroni (Lega Nord) lo chiede.
Leggete queste sue parole riportate nella succitata intervista:
"Identici a quelli dello statuto siciliano del 1946: le tasse dei lombardi devono restare al 100 per cento nella regione; le aziende che hanno stabilimenti in Lombardia devono pagare le tasse delle loro unità produttive locali non a Roma, ma qui. Il presidente della Lombardia partecipa di diritto praticamente a tutti i consigli dei ministri, a Roma. Si crea un’Alta corte lombarda, che giudica sulla costituzionalità delle leggi emanate dalla regione e sui regolamenti statali che la riguardano. Poi si eliminano i prefetti. E gli enti locali sono subordinati al controllo della regione e non di Roma. Quello della Sicilia è lo "statuto perfetto". Perché non dà più autonomia: disegna proprio uno Stato indipendente. Bene: ora noi vogliamo lo stesso status della Sicilia. Perché la Sicilia sì e la Lombardia no?".
Da lombardo, non posso fare altro che essere d'accordo con Maroni.
Ricordo che, grazie ad "Infrastrutture Lombarde", il costo delle grandi opere qui in Lombardia è inferiore che in altre parti.
La Lombardia è una regione che versa a Roma circa 190-200 miliardi di Euro e da Roma di torna solo il 66%.
Siamo alla follia!
Del resto, gli effetti di questa crisi si sono fatti sentire anche qui in Lombardia.
Le aziende continuano a chiudere.
Qui nel Mantovano è un "bagno di sangue" e (da disoccupato) lo so.
Ho trovato numerose aziende con i lucchetti ai cancelli.
Sembra che il Governo se ne freghi altamente di tutto ciò ma stia bene attento.
In Lombardia, in Veneto ed in altre zone del nord sta montando un sentimento di avversione verso questo Stato.
Bisogna fare di tutto per evitare situazioni antipatiche.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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