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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 5 aprile 2014

La questione dell'essere conservatori

Cari amici ed amiche.

Mi viene in mente questa frase detta da Papa Francesco in un'intervista di "Civiltà Cattolica" che era stata fatta nell'agosto del 2013:
"Se il cristiano è restaurazionista, legalista, se vuole tutto chiaro e scuro, allora non trova niente. La tradizione e la memoria del passato devono aiutarci ad avere il coraggio di aprire nuovi spazi a Dio".

Ora, io provo a portare questo pensiero di Papa Francesco nella vita di ogni giorno e in ogni ambito.
Questa frase sembra che condanni il conservatorismo.
In realtà, il termine "conservatorismo" non indica necessariamente una precisa tendenza politica, culturale e/o religiosa.
Cito l'esempio dei No TAV, quei signori che non vogliono la nuova ferrovia ad alta velocità in Val di Susa.
Guardandoli bene, essi non sarebbero da mettere nella "casella dei conservatori".
Quando manifestano, vanno in giro con le bandiere con la falce ed il martello.
Eppure, in questo caso sbagliando, essi fanno un atto di conservatorismo, di volere mantenere uno status quo.
Lo stesso discorso vale per Beppe Grillo ed il suo Movimento 5 Stelle,quelli che dicono di "buttare fuori tutti di rivoluzionare il sistema" ma che si oppongono ad ogni riforma e che sono giustizialisti.
A livello religioso, mi vengono in mente i sedevacantisti.
Il sedevacantisti sono quei "cattolici" che seguono quello che fecero coloro che non riconobbero il Concilio Vaticano II si staccarono dalla comunione con Roma e non riconobbero più i Papi del periodo post-concilio.
Il termine "sedevacantismo" deriva dal fatto che questi "cattolici" riconoscano la sede del Vaticano come "vacante" e che ritengano illegittimi (per eresia, a loro dire) i Papi dal Beato Giovanni XXIII in poi.
Questi "cattolici" vengono identificati come "conservatori" ma, disobbedendo al Papa, coloro che c'erano prima di loro non fecero un atto contro la Tradizione, quindi non da conservatori?
Mi viene in mente anche una discussione con mio cugino.
Lui diceva che internet è uno strumento negativo e che è la maggiore forma di solitudine e dava pareri negativi su di esso.
Io l'avevo contraddetto, dicendogli che dipende dall'uso che se ne fa.
Il conservatore vero è quello che tiene ai valori di riferimento ma che cerca Dio nei processi della storia e che non vede il male in essi.
Cordiali saluti.

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