Leggete l'articolo scritto da Elisabetta Sala su "Il Sussidiario" che è intitolato "LETTURE/ ENRICO VIII, il gender e la strategia del cucchiaino".
Esso parla di come l'Inghilterra si sia trasformata da grande potenza cattolica a Paese laicista.
Re Enrico VIII Tudor (1491-1547) incominciò tutto.
Infatti, tutto risale al regno di re Enrico VIII (1509-1547, anno della morte del sovrano) in cui ci fu lo scisma della Chiesa inglese da Roma, scisma che avvenne nel 1534.
Ora, prima del 1534, la situazione del cattolicesimo inglese non era negativa.
Anzi, era florida.
Re Edoardo il Confessore (1043-1066) offrì l'Inghilterra a Maria come dote e si definì "Vassallo della Vergine".
Entrando ad Azincourt (in Francia, 25 ottobre 1415), re Enrico V (1387-1422) disse: "Cui dos Anglia stat Dextera Dei regit mediante Maria".
Nel collegio inglese di Roma, che esisteva nel XVII secolo, vi era un quadro che raffigurava re Riccardo II (1367-1400) con la regina che furono ritratti nell'atto di offrire doni a Maria, e con la scritta che recita: "Dos tua, Virgo pia, haec est, quare rege, Maria".
Anche sotto re Enrico VII (padre di re Enrico VIII, 1457-1509), il cattolicesimo inglese godette di notevole vigore.
Poi, cosa accadde?
Durante il regno di re Enrico VIII, ci furono due esigenze da parte del re, quella dinastica (per via della mancanza dell'erede maschio) e quella politica, con cui si volle fare dell'Inghilterra una potenza.
Consigliato dal ministro Thomas Cromwell (1485-1540) e dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (1489-1556), nel 1533, re Enrico VIII si fece annullare il matrimonio con Caterina d'Aragona (1485-1536) e si risposò con Anna Bolena (1501/1507-1536) e nel 1534, poiché il Papa non riconobbe ciò, staccò la Chiesa inglese da Roma, assumendone egli stesso il controllo.
Sempre sotto l'impulso di Cromwell e Cranmer, nel 1536, il re fece sopprimere i monasteri ed i santuari, la spina dorsale del cattolicesimo inglese.
Naturalmente, ci fu il dissenso ma il re ricorse ad un espediente a dir poco crudele: l'uso della giustizia per distruggere il dissenso.
Questo espediente era in uso da prima dello scisma.
Con lo scisma, parecchi dissenzienti furono accusati di "tradimento" e messi a morte.
Fu la sorte che toccò a San Giovanni Fisher (vescovo di Rochester 1469-1535) e San Tommaso Moro (Primo Ministro del re, 1478-1535).
Intanto, Cranmer e Cromwell facevano nominare vescovi che avevano idee filo-protestanti, anche se sotto il regno di re Enrico VIII, il dogma restò cattolico.
Il dissenso fu forte e si manifestò tra il 1536 ed il 1537.
Qui ci fu il famoso "Pellegrinaggio di Grazia", una protesta che nacque nel Lincolnshire, in seno alla comunità rimasta fedele alla Chiesa cattolica.
Questa protesta incominciò il 1 ottobre 1536 nella chiesa di San Giacomo, presso Louth, ed esplose il 13 ottobre 1536, per i seguenti motivi:
Infatti, tutto risale al regno di re Enrico VIII (1509-1547, anno della morte del sovrano) in cui ci fu lo scisma della Chiesa inglese da Roma, scisma che avvenne nel 1534.
Ora, prima del 1534, la situazione del cattolicesimo inglese non era negativa.
Anzi, era florida.
Re Edoardo il Confessore (1043-1066) offrì l'Inghilterra a Maria come dote e si definì "Vassallo della Vergine".
Entrando ad Azincourt (in Francia, 25 ottobre 1415), re Enrico V (1387-1422) disse: "Cui dos Anglia stat Dextera Dei regit mediante Maria".
Nel collegio inglese di Roma, che esisteva nel XVII secolo, vi era un quadro che raffigurava re Riccardo II (1367-1400) con la regina che furono ritratti nell'atto di offrire doni a Maria, e con la scritta che recita: "Dos tua, Virgo pia, haec est, quare rege, Maria".
Anche sotto re Enrico VII (padre di re Enrico VIII, 1457-1509), il cattolicesimo inglese godette di notevole vigore.
Poi, cosa accadde?
Durante il regno di re Enrico VIII, ci furono due esigenze da parte del re, quella dinastica (per via della mancanza dell'erede maschio) e quella politica, con cui si volle fare dell'Inghilterra una potenza.
Consigliato dal ministro Thomas Cromwell (1485-1540) e dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (1489-1556), nel 1533, re Enrico VIII si fece annullare il matrimonio con Caterina d'Aragona (1485-1536) e si risposò con Anna Bolena (1501/1507-1536) e nel 1534, poiché il Papa non riconobbe ciò, staccò la Chiesa inglese da Roma, assumendone egli stesso il controllo.
Sempre sotto l'impulso di Cromwell e Cranmer, nel 1536, il re fece sopprimere i monasteri ed i santuari, la spina dorsale del cattolicesimo inglese.
Naturalmente, ci fu il dissenso ma il re ricorse ad un espediente a dir poco crudele: l'uso della giustizia per distruggere il dissenso.
Questo espediente era in uso da prima dello scisma.
Con lo scisma, parecchi dissenzienti furono accusati di "tradimento" e messi a morte.
Fu la sorte che toccò a San Giovanni Fisher (vescovo di Rochester 1469-1535) e San Tommaso Moro (Primo Ministro del re, 1478-1535).
Intanto, Cranmer e Cromwell facevano nominare vescovi che avevano idee filo-protestanti, anche se sotto il regno di re Enrico VIII, il dogma restò cattolico.
Il dissenso fu forte e si manifestò tra il 1536 ed il 1537.
Qui ci fu il famoso "Pellegrinaggio di Grazia", una protesta che nacque nel Lincolnshire, in seno alla comunità rimasta fedele alla Chiesa cattolica.
Questa protesta incominciò il 1 ottobre 1536 nella chiesa di San Giacomo, presso Louth, ed esplose il 13 ottobre 1536, per i seguenti motivi:
- Tassazione elevata che aveva colpito tutti i ceti sociali nell'anno precedente
- Malcontento politico, molti inglesi del nord non avevano fatto gradito che Enrico avesse ripudiato Caterina d'Aragona e non avevano gradito che Anna Bolena l'avesse rimpiazzata come consorte e sovrana perché si vociferava che fosse protestante ed era considerata troppo europea. La sua successiva esecuzione nel giugno 1536 con accuse che erano suonate pretestuose non avevano fatto altro che indebolire la reputazione personale e politica di Enrico, anche il suo fidato consigliere Thomas Cromwell non era gradito dalla nobiltà locale per via dei suoi bassi natali.
- Malcontento religioso la chiesa locale era, per molta gente, il centro della vita stessa della comunità e molta gente comune era preoccupata che le proprie chiese venissero confiscate dalla corona e c'erano state diverse insinuazioni circa il fatto che il Battesimo sarebbe stato soggetto a tassazione. Per altro i recenti Trentanove Articoli e la nuova liturgia messa in piedi dal governo nel 1535 stavano riformando la dottrina religiosa e il nord del paese era molto conservatore.
A capo del pellegrinaggio venne eletto un barrister londinese di nome Robert Aske che fece reinsediare i monaci e le suore nei monasteri della zona, scacciò i riformatori protestanti, e difese la liturgia cattolica.
Il suo successo fu tale tanto da indurre il duca di Norfolk Thomas Howard (1473-1554) ed il conte di Shrewsbury George Talbot (1468-1538) a trattare con Aske.
Il re promise il perdono e la sospensione della soppressione dei monasteri.
Credendo a queste promesse Aske disperse il pellegrinaggio.
Tuttavia, il re non mantenne la parola e nel febbraio 1537 scoppiò una rivolta nel Cumberland.
Essa fu capeggiata da sir Francis Bigod.
Furono arrestati Robert Aske, Robert Constable, il I Barone Darcy, Thomas Darcy, ed il I Barone Hussey, John Hussey.
Tutti furono accusati di tradimento e giustiziati.
Aske fu esposto sulle mura di York, come monito.
Nel marzo 1537 fu arrestato anche il parlamentare di Lincoln Thomas Moigne, che fu giustiziato.
Morirono anche molti lord, cavalieri, parroci, abati e suore.
I successi del "Pellegrinaggio di Grazia" furono:
- Il blocco della tassazione per un certo periodo.
- Il ripristino di quattro dei sette sacramenti nel Bishop's Book del 1537.
I fallimenti, però, furono molti di più.
Infatti, il "Pellegrinaggio di Grazia" non portò ad una riconciliazione con Roma né alla fine della soppressione dei monasteri e neppure alla fine dell'avanzare del protestantesimo.
Con la secolarizzazione dei beni ecclesiastici e la distruzione della nobiltà cattolica, l'Inghilterra si avviò anche verso il laicismo attuale.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento