Leggete l'articolo scritto da Andrea Virga sul blog "Campari & De Maistre" che è intitolato "L'americanismo di certi cattolici è duro a morire".
Com'è noto, io sono un cattolico conservatore.
Per esempio, sono contro certe "innovazioni molto spinte" nella liturgia.
Sono contro l'aborto e l'eutanasia.
Però, io sono anche filo-americano e filo-israeliano.
Certo, sono filo-americano ma non filo-Obama.
Anzi, reputo che l'amministrazione di Barack Hussein Obama sia dannosa per gli Stati Uniti d'America.
Io simpatizzo per il Grand Old Party.
Anzi, se fossi americano, sarei un repubblicano di ferro
Io sono per la vera America, l'America delle numerose chiese, l'America pro-life e difensora della famiglia, l'America laica che però riconosce le sue radici giudaico-cristiane e l'America del soldato patriota e di chi dice: "In God we trust!".
Riguardo alla mia tendenza filo-israeliana, io sto con i conservatori, quei discendenti degli ebrei sefarditi che formano il mondo conservatore e non disposto a scendere a facili compromessi al ribasso con gli Arabi, il Likud.
Israele è la migliore garanzia per i cristiani.
C'è americanismo ed americanismo.
Cordiali saluti.
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