Cari amici ed amiche.
L'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione questo articolo intitolato "Il Fabianesimo e la Finestra dell'inganno".
Questo articolo inizia in questo modo:
"La Società Fabiana fu una associazione elitaria formatasi a Londra sul finire del XIX secolo, un think tank fondato da una compagnia di illustri intellettuali che misero a punto un movimento politico destinato a giocare un ruolo di primo piano nella storia sociale del XX e del XXI secolo, il Fabianesimo.Riformulando e perfezionando la dottrina socialista, il Fabianesimo si prefiggeva di rimodellare le strutture politiche e sociali dell’intero pianeta con un programma di lungo corso, fatto di lenti e modesti cambiamenti.
Non a caso, l’emblema principale della Società è rappresentato da uno stemma raffigurante un lupo che si cela sotto una veste di agnello.
Nell’articolo che segue, il blogger Rantasipi partendo dall’analisi di una particolare finestra collocata nella prestigiosa London School of Economics, delinea scopi e modus operandi dei fabiani, nelle cui fila non mancarono, e non mancano, nomi assai famosi.
La Finestra dell’Inganno
di Rantasipi
Per chi avesse ancora dubbi riguardo l’esistenza di un preciso disegno dietro al quale si celano politiche economiche e culturali destinate a far precipitare il mondo nella voragine dell’annientamento sociale, forse potrebbe essere utile dare uno sguardo a questa particolare finestra, collocata nel 2006 presso la sede della prestigiosa London School of Economics (LSE).
Si tratta di una finestra realizzata con vetri colorati rilegati a piombo raffigurante una scena che può dire molto sull’origine e la portata degli eventi che questa crisi finanziaria (come quelle precedenti) lascia intravedere. L’opera fu commissionata dal famoso drammaturgo George Bernard Shaw, fondatore, assieme a Sidney Webb e a sua moglie Beatrice Potter, del fabianesimo, corrente politico-filosofica socialista, facente capo alla semisegreta Fabian Society, la quale differisce dall’ortodossia marxista principalmente per questioni di metodo, pur condividendone gli obiettivi ultimi.
Disse infatti Shaw:
“Sotto il Socialismo, non vi sarebbe consentito essere poveri. Sareste nutriti con la forza, sareste vestiti e dotati di un alloggio, sareste istruiti e provvisti di un impiego, sia che vi piaccia oppure no. Se si scoprisse che non possedete carattere e industriosità sufficienti per meritarvi tutto ciò, probabilmente verreste eliminati in modo dolce; ma se vi fosse permesso di vivere, dovreste vivere bene”.
Com’è noto, alla pari del Lucifero biblico, i socialisti rimarcano sempre la “bontà” delle loro intenzioni nell’uso della forza, della coercizione, e dell’intimidazione. E il credente non mancherà di osservare che l’ammissione di Shaw presenta una sinistra analogia con la linea di condotta di Lucifero, scagliato giù dal paradiso per aver cercato di sottrarre all’uomo il libero arbitrio, il diritto di scegliere (quindi di sbagliare) e di essere libero, affinché non commettesse più errori. Suona bene? George Bernard Shaw evidentemente pensava di sì e con lui David Rockefeller, il quale, nel suo libro La mia vita (2002) candidamente ammise:
“Per più di un secolo estremisti ideologici sui due fronti dello spettro politico hanno strumentalizzato su ben noti accadimenti come il mio incontro con Castro al fine di attaccare la famiglia Rockefeller per l’eccessiva influenza che essi ritengono eserciti sulle istituzioni politiche ed economiche americane. Alcuni addirittura credono che facciamo parte di una cabala segreta che opera contro i migliori interessi degli Stati Uniti, dipingendo me e la mia famiglia come ‘internazionalisti’ che assieme ad altri cospirano per costruire una struttura politico-economica globale più integrata – un unico mondo, se preferite. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e ne sono orgoglioso”.
Ringrazio Angelo. Il suo contributo è prezioso per questo blog.
In pratica, secondo l'ideologia del fabianesimo, non vi sarebbero violenza e coercizione, almeno in apparenza.
Vi sarebbe un'idea che porta gradualmente verso il marxismo, l'idea che, in nome dell'eguaglianza, distrugge ogni tendenza al libero arbitrio.
Il libero arbitrio è dono di Dio.
Dio ci ama e per il Suo amore ci lascia liberi di scegliere.
Dio ci lascia liberi anche di scegliere il Bene o il Male.
Il fabianesimo riduce gradualmente questa libertà, fino ad annichilirla.
Questa idea viene applicata nella politica italiana di questi ultimi anni.
Pensiamo a quello che accadde nel periodo compreso tra il 2008 ed il 2011.
Nel 2008, c'era un Governo votato dal popolo, il Governo del presidente Berlusconi.
Dal 2008 al 2010, questo Governo operò bene e senza difficoltà.
Inoltre, strinse accordi con vari Paesi, per fare sì che ci fossero investimenti nel nostro Paese.
Ad un certo punto, però, un pezzo della maggioranza di governo si era staccò e tentò di fare cadere il Governo, cercando di favorire quello che nel gergo politico italiano viene chiamato "ribaltone", ossia sovvertimento del verdetto democratico, con la creazione di un Governo di diverso segno politico.
Siamo nel 14 dicembre 2010.
Il Governo legittimo resse ma la sua maggioranza alla Camera dei Deputati fu risicata.
Nel 2011, contro quel Governo si abbatté ogni cosa.
Basti pensare ai sorrisi che scambiarono l'allora presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, o alla questione della Libia, in cui l'Italia dovette partecipare alla guerra contro quel governo di Gheddafi con cui strinse un accordo.
Basti pensare anche allo spread e al fatto che le banche tedesche abbiano smesso di comprare i titoli italiani.
Ultimo ma non meno importante fu il fatto che altri esponenti della maggioranza fossero passati all'opposizione proprio nel momento di maggiore difficoltà.
Dall'Europa vennero pressioni sul Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che fece sì che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si dimettesse e che l'11 novembre 2011 diventasse Presidente del Consiglio Mario Monti, un uomo che non era stato eletto, a capo di un Governo tecnico sostenuto dall'allora Popolo della Libertà, dal Partito Democratico e dal Terzo Polo, Unione di Centro, Alleanza per l'Italia e Futuro e Libertà per l'Italia.
Il bipolarismo venne così distrutto, creando la confusione politica che c'è ancora oggi.
La politica perse ogni prestigio (anche per i provvedimenti del Governo Monti) ed emerse il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Questo fece avanzare il Partito Democratico (quello dei post comunisti), che si avvalse del suo zoccolo duro.
Il Partito Democratico (infatti) non avanzò perché prese voti al centrodestra ma per l'aumento dell'astensionismo e di chi, per protesta, votò Beppe Grillo.
Alle elezioni politiche del 2013, venne fuori un'Italia tripolare (nel Parlamento vi erano il centrosinistra, con il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, ed il centrodestra) anche se vi era anche "Con Monti per l'Italia", il polo di Mario Monti, che aveva preso quasi tre milioni e seicentomila voti.
Quindi, si dovette fare un altro Governo non eletto, quello presieduto da Enrico, con l'appoggio del Partito Democratico, il Popolo della Libertà e Con Monti per l'Italia.
Il Popolo della Libertà iniziò ad avere insofferenza verso quel Governo troppo incentrato sulla sinistra ed il suo leader, il presidente Berlusconi, volle uscire dalla maggioranza.
Favorita anche dall'atteggiamento di Enrico Letta, ci fu una scissione del Popolo della Libertà.
La maggioranza del partito assunse il nome di Forza Italia e passò all'opposizione.
La minoranza sostenne il Governo Letta ed assunse il nome di Nuovo Centrodestra.
Il resto è storia recente: il Governo Letta si è dimesso il 17 febbraio di quest'anno ed è stato nominato un nuovo Presidente del Consiglio, il Sindaco di Firenze Matteo Renzi (del Partito Democratico) ha formato il terzo Governo non eletto in tre anni.
Ora, il fatto che i governi italiani non siano più votati e che dall'Europa vengano diktat che, per esempio, impongono certi parametri (come nel caso della curvatura dei cetrioli) dimostra che c'è una riduzione della libertà.
Questo può essere chiamato fabianesimo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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