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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 3 aprile 2014

Il Beato Giovanni Paolo II non era un massone...né un satanista!


Cari amici ed amiche.

Guardate i due video qui sopra, che ho preso da Youtube.
In essi si dice che il Beato Giovanni Paolo II fu un massone e addirittura un satanista.
Ora, su questa teoria assurda vi sono siti e romanzi.
Uno di questo è l'articolo del blog "La massoneria smascherata" che è intitolato "Francesco farà "santi" due Papi massoni".
Quell'articolo è riferito ai Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e riporta teoremi assurdi, secondo cui i due sarebbero stati iniziati nella massoneria.
In particolare, Papa Giovanni Paolo II viene attaccato per i suoi rapporti con gli ebrei.
Leggete questo brano tratto da un articolo del sito "Agere contra" che è intitolato ":

"Fu un’apertura, quella di Assisi, che Egli ampliò, poi, a tutti quei falsi fondatori di religioni umane: agli ebrei (dichiarati nemici di Nostro Signore), ai musulmani (prima eresia anti-Trinitaria), ai buddisti, ai bahà’i, agli indù, agli zoroasti, ai sikh, ai shiva, agli animisti, ai pellerossa, ai voodoo, ecc.. Fu, quindi, un’apertura che, in pieno accordo con i principi massonici di unire tutte le religioni sotto la direzione massonica, pose la nostra Santa Religione sullo stesso piano di tutte le altre false religioni. Per quei suoi errati principii, Giovanni Paolo II sostenne persino che lo Spirito Santo è, “in qualche modo”, presente in ciascuna di quelle false religioni, dimenticando che lo Spirito Santo è una delle Tre Persone della SS. Trinità, per cui confondeva, volutamente (?), il “sentimento religioso naturale” dell’uomo con quello che è, per la religione cristiana, la presenza divina dello Spirito Santo nelle anime dei battezzati.".



Vi riporto anche un pezzo dell'articolo del sito "Salpan.org" che è intitolato "Allora era proprio vero: Giovanni Paolo II era ebreo":

"  Risale a lui la nuova e malferma dottrina "cattolica" secondo cui l'Antica Alleanza persiste tutt'ora; la Nuova Alleanza (di Gesù) non l'ha fatta decadere -insomma, che gli ebrei hanno diritto di aspettare ancora un messia, avendo rifiutato il primo-. Una"dottrina" che forza alquanto i testi del Vangelo, per negare la "sostituzione".
Anche l'accettazione dell'Olocausto (con la maiuscola) come il "sacrificio del sangue" sacramentale che fa degli ebrei la "vittima" collettiva alternativa all'Agnello, diventa più significativa alla luce dell'ebraicità di Wojtyla. Del resto, nel 1998, quando il Papa polacco chiese perdono agli ebrei col documento "Noi ricordiamo", Giovanni Paolo II approvò il discorso ufficiale dove si diceva che «il popolo ebraico è crocifisso da duemila anni". Non "perseguitato", ma "crocifisso", come il Salvatore.
E non da tremila anni, ma da duemila: ossia dalla nascita di Cristo.
Dal solo fatto che Gesù sia nato.
Popolo "crocifisso" per il fatto che il Cristianesimo esiste.


Che significa?
La frase è assurda per un cattolico credente. Ma esprime i sentimenti di ogni ebreo "offeso" dalla pretesa cristiana di essere il Novus Israel.
Ma non basta.
Nel processo di canonizzazione a tappe forzate, sarebbe bene che gli avvocati del diavolo investigassero questo lato del beatificando.
Che idea aveva di sé Wojtyla e della sua ebraicità? Perché in Polonia, come noto, nacque e operò Jacob Frank (1726-1791), un israelita che si proclamò messìa; e sull'esempio di Sabbatael Zevi (un precedente "messia" che operò in ambiente islamico e si convertì falsamente all'Isiam con tutti i suoi seguaci) anche Frank e 500famiglie di suoi fedeli si fecero battezzare, nel 1759. Mantenendo però in segreto i loro culti ebraici eretici, spesso licenziosi (vi aveva una parte importante la figlia di Frank, "Eva, adorata con un culto copiato da quello della Vergine Nera di Cracovia), la fede nel loro"messia" apostata, e la pratica della più stretta endogamia settaria (i frankisti si sposano solo tra loro, come ordinato da Frank: "non prendete in moglie nessuna delle loro "puttane" cattoliche").
Nota è la giustificazione teologica della loro apostasia e doppiezza:il messia "deve" compiere gli atti più peccaminosi, e la conversione falsa all'odiata "religione di Edom" (Roma) è la peggiore. Perché "la salvezza si ottiene attraverso il peccato", secondo una tipica movenza gnostica detta anti-nomica. (1)
I frankisti andavano a Messa la domenica, ma il sabato si
riunivano nelle loro sinagoghe segrete.
Wojtyla era influenzato sicuramente da questa "cultura", perché personalità frankiste hanno svolto una parte essenziale nel creare il particolare nazionalismo polacco, l'idea della nazione sofferente,"Cristo delle nazioni".
II poeta nazionale polacco, Adam Mickiewicz (1798-1855),tanto amato dal Papa, era un frankista: supercattolico a parole,ma amico di Mazzini, con cui partecipò alla Repubblica Romana, la massonica impresa che nel 1849 cacciò da Roma Pio IX; e morì a Costantinopoli, mentre cercava di arruolare una legione ebraica per liberare Gerusalemme: un sionista ante-litteram.
Jerzy Turowicz, il potentissimo direttore di "Tygodnik Powsszechny", l'autorevole rivista cattolico-progressista cui Karol collaborò e che tanto influì sulla sua formazione culturale e spirituale, era un frankista, e, al suo funerale, volle si cantassero cori ebraici. Di altri personaggi ebrei o frankisti che hanno influito e guidato il giovane Wojtyla ho parlato nel mio libro:"Cronache dell'Anticristo" (Effedieffe, 2001).
Fra l'altro, è notevole che la comunità ebraica americana si prodigò per sostenere finanziariamente Solidarnosc, organizzazione sindacale cattolica, ma controllata da vicino da tre ebrei di fiducia: Jacek Kuron, Adam Michnitz e Bronis Geremek, figli di funzionari comunisti, di colpo passati al nemico.
Ma sapeva Wojtyla di avere sangue ebreo?
Wise sostiene di sì.
Altrimenti non si spiega perché, nel 1940, il giovane seminarista si sia nascosto ai nazionalsocialisti: se si fosse saputo polacco e dunque"ariano", non sarebbe stato necessario
.".

Siamo alla follia, per i suoi rapporti di amicizia con gli ebrei, sul Beato Giovanni Paolo II è stato gettato fango.
In primo luogo, già i Papi precedenti al Concilio Vaticano II condannarono l'antisemitismo.
Cito Papa Pio XI, che nel 1938 condannò l'antisemitismo.
In secondo luogo riguardo ai nazisti, quando fu un seminarista,  Karol Wojtyla si nascose poiché i nazisti tenevano sotto controllo i seminari, per poi farli chiudere.
Ricordo che nel 1939 i nazisti arrivarono a Cracovia ed oltre ad avere mandato ai campi di sterminio gli ebrei polacchi confiscarono la cattedrale del Wawel, con la scusa della presunta eredità dei cavalieri dell'Ordine Teutonico.
Adolf Hitler voleva distruggere la Chiesa cattolica.
Egli disse testualmente: "Schiaccerò la Chiesa come un rospo".
La società polacca aveva (e tuttora ha) nella Chiesa cattolica un riferimento forte.
Per i nazisti, infatti, un buon tedesco non poteva essere cristiano, seguace di un Dio che insegnava ad amare il prossimo e che fu persino il Dio degli ebrei.
I nazisti propugnarono una versione del Cristianesimo chiamata "Cristianesimo positivo" , un'eresia che si rifece al marcionismo, una setta ereticale fondata dal vescovo di Sinope (Sinop, nell'attuale Turchia) nel II secolo AD che negava la continuità tra Vecchio e Nuovo Testamento e che fu ripresa anche dal bogomilismo (fondata dal monaco bulgaro Bogomil nel IX secolo AD) e dal catarismo.
Per il vescovo Marcione, la divinità del Vecchio Testamento non era il Dio cristiano ma un dio minore.
I seguaci del bogomilismo ed i catari, si spinsero oltre: la divinità veterotestamentaria era Satana.
I nazisti costruirono così questa eresia chiamata "Cristianesimo positivo".
Tra l'altro, che Hitler si fosse rifatto a Marcione e ai catari fu dimostrato dal fatto che egli fosse stato astemio e vegetariano.
I marcioniti, infatti, celebravano la messa non con il pane ed il vino ma con il pane e l'acqua.
I catari erano vegetariani.
Però, queste eresie non stavano in piedi.
Infatti, Gesù era un ebreo (addirittura della casa di re Davide) e nel Nuovo Testamento si parla, per esempio, del pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme.
Se Gesù era un ebreo, vuole dire che egli era soggetto alla Legge della religione ebraica.
Ora, tutto questo smentisce il fatto la teoria che dice che Papa Giovanni Paolo II sia stato massone.
Egli era semplicemente amico degli ebrei.
L'amicizia non è certamente un delitto né un'opera di Satana.
Anzi, l'amicizia è opera di Dio.
In fondo, lui fece quello che fecero alcuni suoi predecessori, come Papa Alessandro II (1010 o 1015-1073) o come Papa Pio XI (1857-1939), che il 6 settembre 1938 disse: "Ma l'antisemitismo è inammissibile. Spiritualmente siamo tutti semiti!".
A smentire anche chi dice che Papa Giovanni Paolo II avesse avuto legami con il diavolo, ci furono proprio gli esorcisti.
Molti di loro affermarono che gli indemoniati si fossero messi ad urlare quando venivano nominati due personaggi: San Pio da Pietrelcina e Papa Giovanni Paolo II.
A dire del diavolo (che era negli indemoniati) questi due personaggi tolsero molti fedeli dalle sue grinfie.
Come dice il Vangelo secondo San Matteo (capitolo 12, versetti 22-32) Satana non può scacciare Satana.
Se tra Satana e Papa Giovanni Paolo II ci fu un legame perché quando questo pontefice veniva nominato le persone da lui possedute si mettevano ad urlare, sputare, inveire e maledire?
Ricordo che il Papa viene eletto con l'aiuto dello Spirito Santo e la bestemmia contro lo Spirito Santo è imperdonabile.
Questo smentisce anche chi ieri mi ha attaccato.
Cordiali saluti.







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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.