L'Epifania

Accussì 'n frunti a lu Signuri...

cun l'oru, lu 'ncenzu et la mirra...
comu Re, Diu et omu...
vinniru da l'Urienti li tri Re Magi...
et ca puru s'abbrucia lu vecchiu annu...
et si dici di viriri di novu a chista autra Epifania...
pì chiddu cà tutti l'omini fannu!

Ho preso la foto dall'amica Francesca Padovese, che l'aveva scattata a Concordia Sagittaria, il suo paese in Provincia di Venezia.
Questa foto mostra quello che qui nel Mantovano è chiamato "buriel", ossia un rogo su cui viene bruciato un fantoccio che raffigura la Befana.
Questo fantoccio rappresenta l'anno vecchio che se ne va.
Anche noi, qui nella Provincia di Mantova, abbiamo la stessa usanza.
Ieri sera, tra l'altro, ho collaborato con il Comitato Manifestazioni di Roncoferraro, che ha organizzato questo "Rogo dla vecia" (Rogo della vecchia, un altro modo per chiamare il "buriel") qui a Roncoferraro.
La mattina del 6 gennaio ero stato all'Istituto Geriatrico "Antonio Nuvolari" di Roncoferraro, per presenziale alla messa celebrata per le persone ivi ricoverate.
L'Epifania è sacro e profano.
La festa sacra è incentrata sulla venuta dei tre Re Magi da Gesù, che è ben spiegata sul blog "Stand Up and Fight" dell'amica Francesca Padovese, nell'articolo intitolato "La gloria del Signore brilla sopra di noi!".
La festa profana è il "buriel" o l'arrivo della Befana che porta dolci ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi.
Vi saluto dicendo: "Arrivederci a st'altra Epifania".