Sul sito "Rights Reporter" vi è un articolo scritto da Miriam Bolaffi che è intitolato "Giornata della memoria: il nuovo olocausto che si sta preparando".
Dell'articolo in questione è interessante la parte che recita:
"Basta fare un giro sui maggiori social network per rendersi conto di quanto virulenta sia questa campana di odio verso l’ebreo. A volte è una campagna persino grottesca per gli argomenti che affronta, argomenti come quello della lobby ebraica che controllerebbe il mondo, i Protocolli dei Savi di Sion, ecc. ecc. Altre volte è invece “furbescamente grottesca”, cioè vede antisemiti di calibro, intellettuali e politici che usano la diffusa ignoranza e la necessità dell’uomo della strada di trovare un capro espiatorio a questa situazione mondiale, per promuovere l’antisemitismo più bieco finalizzato proprio all’odio verso l’ebreo. E’ la stessa identica strategia che usò Joseph Goebbels nel 1933 quando da Ministro della Propaganda nazista iniziò la campagna che portò all’olocausto e che avrebbe dovuto portare alla soluzione finale.
Spesso nella giornata della memoria ricordiamo solo il risultato di tale propaganda, cioè l’olocausto, dimenticando di ricordare come ci si arrivò e quali furono le mosse che portarono il mondo a chiudere gli occhi sullo sterminio ebraico. Invece sarebbe utile partire proprio dal preambolo dell’olocausto perché oggi si assiste alla stessa identica tecnica. Solo che tale tecnica è stata perfezionata è può giovarsi di un mezzo potentissimo come internet.".
Confermo.
Una volta mi è capitato di parlare con dei miei amici, qui a Roncoferraro, Mantova.
Uno di loro ha incominciato a dire che gli ebrei sono banchieri.
Io l'ho contraddetto.
Del resto, la storia dice che le banche non furono un'invenzione degli ebrei.
I Peruzzi ed i Bardi (che vissero a Firenze nel XIV secolo) non furono certo ebrei.
Jacob Fugger, un banchiere che visse nel XVI secolo e che finanziò l'imperatore Carlo V d'Asburgo, non era certo ebreo.
C'è una grande ignoranza.
La cosa che mi spaventa è proprio l'ignoranza, ossia il non conoscere le cose.
Questo odio verso l'ebreo ha il nome di "anti-sionismo", inteso come ostilità verso la politica israeliana ed Israele stesso.
Così, si cerca di fare passare ogni giorno il popolo israeliano per "cattivo" e pronto a fare danni contro i "poveri palestinesi".
Il sito "Rights Reporter" riporta due articoli intitolati "Tutta la verità su Israele e i cosiddetti palestinesi (parte prima)" e "Tutta la verità su Israele e i cosiddetti palestinesi (parte seconda)".
Nel 1946, uno storico arabo di nome Phil Hitti disse che non era mai esistito uno "Stato Palestinese".
Inoltre, alcuni noti leader israeliani nacquero in quella terra che veniva chiamata "Palestina".
Cito come esempio personaggi che nacquero prima della nascita formale dello Stato di Israele (14 maggio 1948) o al suo inizio, Ariel Sharon (che nacque il 26 febbraio 1928) e Benjamin Netanyahu (che nacque il 21 ottobre 1949).
Inoltre, gli ebrei non rubarono le terre agli arabi ma si stabilirono lì legittimamente.
Ricordo che da quando l'Autorità Nazionale Palestinese ha preso il controllo della Cisgiordania, i cristiani lì presenti sono diminuiti.
Finché la Cisgiordania era in mano ad Israele, i cristiani stavano bene.
La città di Gaza, che ora è sotto il controllo dell'associazione terroristica di Hamas, finché stava sotto il controllo israeliano era una città pacifica e tranquilla.
Purtroppo, certi mass media non ne parlano.
Piuttosto parlano dei soldati israeliani che sparano ma non dei terroristi che da Gaza lanciano razzi contro le città israeliane.
Tutto questo favorisce l'antisemitismo.
Chi è contro l'antisemitismo deve parlare ed agire.
Molto spesso, a fare male non è chi fa il danno ma il giusto che tace e non agisce di fronte al fattaccio.
Martin Luther King, che è appena stato celebrato negli USA, disse:
E' ora di evitare il ripetersi di situazioni tragiche.
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