Cari amici ed amiche.
Incomincio con questa riflessione del mio amico e socio Morris Sonnino:
"Domani è il 27 Gennaio, giorno della memoria. Come se bastasse un giorno l'anno, per ricordare le atrocità di cui siamo stati vittime noi ebrei. Personalmente, io il 27 Gennaio, lo ricordo 365 giorni l'anno, e di certo, non ho bisogno di una giornata particolare per farlo. La ricorrenza del 27 Gennaio, la lascio a chi poi, una volta terminata quella giornata, non perde occasione per criticare lo Stato d'Israele, che difende i suoi cittadini e le sue città, dal lancio di razzi da parte dei palestinesi. Perché tanto, ha avuto modo di essere vicino agli ebrei in quella giornata. Chi si sente vicino alla causa del popolo ebraico, il 27 Gennaio, lo commemora tutti i giorni dell'anno.
Così come faccio io. AM ISRAEL HAI!!".
Questa riflessione era stata scritta ieri.
Ora, io concordo con questo pensiero. Tra l'altro, a Morris i nazisti portarono via il bisnonno.
Lui mi aveva accennato di ciò ed io ho provato pena e grande dispiacere.
Oggi, si commemora la Shoah e ciò è una cosa nobile.
La Shoah non può essere ritenuta una "cosa che riguarda solo gli ebrei".
Nello scempio dei campi di sterminio nazisti morirono anche politici, omosessuali, massoni, preti, disabili ed altri.
Cito l'esempio di padre Giuseppe Giuseppe Girotti, il prete che morì a Dachau il 1 aprile 1945.
Per il nazismo, chi non si conformava al "modello nazista" diventava un "nemico dell'umanità", un nemico di distruggere.
Lo dico a prescindere dal fatto che io appoggi o meno le posizioni dei vari soggetti coinvolti.
Per esempio, io non sono d'accordo con i massoni o con i politici comunisti, come sono contro i matrimoni gay.
Però, non ucciderei mai il massone, l'omosessuale o il comunista.
Allora, su questo noi dobbiamo riflettere su quello che è il valore della libertà.
Certo, il popolo ebraico fu quello che pagò il prezzo più alto.
Sugli ebrei, sono d'accordo al 100% con Morris.
Non basta commemorare la Shoah solo oggi.
L'antisemitismo è una cosa che purtroppo c'è ancora, sotto altre forme.
Oggi, viene chiamato "anti-sionismo" o "visione alternativa nei confronti di Israele" ma la cosa non cambia.
E' sempre antisemitismo.
Si parla ancora di di "banche ebraiche che vogliono controllare il mondo".
L'ignoranza è dura a morire.
Termino con una frase che Papa Pio XI disse il 15 luglio 1938: "Oggi stesso siamo venuti a sapere qualcosa di molto grave: si tratta, ora, di una vera apostasia. Quel nazionalismo esagerato, che ostacola la salvezza delle anime, che innalza barriere tra i popoli. Cattolico – dice il Papa – vuol dire universale, non razzistico, nazionalistico, separatistico. Queste ideologie – continua – finiscono «con il non essere neppure umane".*
Ricordiamocele!
Cordiali saluti.
Fonte: Doc
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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