Cari amici ed amiche.
Sembrava che stesse prendendo un'accelerata e invece il cammino delle riforme è pieno di insidie.
I costituzionalisti, come Antonio Baldassarre, Giovanni Sartori e Michele Ainis, Cesare Mirabelli e Ugo De Siervo definiscono la nuova legge elettorali, l'"Italicum", un pastrocchio, tanto che l'hanno ribattezzata "Pastrocchium", poiché dicono che farebbe diventare maggioranza una minoranza (poiché ritengono che il 35% dei voti sia una soglia troppo bassa per fare scattare il premio di maggioranza al 18 %) e per la mancanza delle preferenze.
A ciò, si unisce il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che ha fatto un "referendum online" e attraverso il quale dice che gli italiani vogliono il sistema proporzionale.
Ora, io dubito della correttezza dei "referendum online" di Grillo.
Non si sa quante siano le persone che realmente partecipano ad essi.
Qui vi è il rischio che la riforma passi ma che si faccia un referendum con cui la si possa cancellare.
Il rischio è presente anche in Parlamento.
La sinistra del Partito Democratico vuole che ci siano le preferenze e potrebbe creare problemi.
Anche il Nuovo Centrodestra, l'Unione di Centro e tutti gli altri piccoli partiti mugugnano perché temono che questo accordo tra il presidente Berlusconi ed il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi possa farli sparire.
A ciò si aggiunge la situazione del governo.
Basti pensare allo scontro interno al Partito Democratico, tra la Presidentessa della Regione Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani ed il Ministro del Welfare Flavio Zanonato, in merito alla vicenda Electrolux.
Basti pensare anche ai possibili malumori nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, che potrebbe perdere qualche dicastero, per via del rimpasto.
Se il governo dovesse cadere, le riforme non si farebbero.
Dunque, queste riforme sono a rischio e se non si facessero arriverebbero altri, come la tecnocrazia e la magistratura, che ci imporrebbero le loro idee.
Questo sarebbe grave.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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