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mercoledì 29 gennaio 2014

San Carlo I Stuart ed il comunismo in Inghilterra

Cari amici ed amiche.

Il 30 gennaio 1649 ci fu la decapitazione del re d'Inghilterra Carlo I Stuart.
Ora, la decapitazione di questo grande re (che giustamente venne canonizzato) apre una questione sui suoi carnefici.
Quello che accadde nell'Inghilterra di quegli anni fu molto più grave di quanto si potesse immaginare.
Infatti, quella rivoluzione portata avanti da Oliver Cromwell (1599-1658) altro non fu che una prova generale di ciò che accadde in seguito, nella Rivoluzione francese del 1989 e (soprattutto) in quella russa del 1918.
Durante il periodo della dittatura di Cromwell (1649-1658) ed il periodo che fu immediatamente precedente al ritorno degli Stuart e della monarchia (1658-1660) si formarono fazioni che già predicavano quelle idee che furono predicate da Babeuf, nella Francia rivoluzionaria, da Karl Marx e da Lenin.
Mi riferisco alla fazione dei Livellatori,  coloro che volevano espropriare le terre ai proprietari e darle agli affittuari, e quella degli Zappatori, coloro che volevano assegnare la terra a chi la lavorava.
Queste furono dottrine comuniste ante litteram.
Quando si intacca la proprietà privata è così.
Il comunismo, infatti, si fonda sulla contrapposizione.
Il comunismo si fonda sulla contrapposizione contro la religione istituzionalizzata.
Un parroco anglicano dell'epoca della Guerra Civile (1642-1651)  disse:

"Contro il re e contro la religione stanno avidi mercanti, possidenti impoveriti e rozza plebaglia; dalla parte del re stanno tutti gli uomini privilegiati e tutti gli uomini istruiti, e cioè tutti i vescovi, tutti i lords (principi, duchi, marchesi, conti), tutti eccetto due. Dalla parte del re stanno ancora tutti i gentiluomini, eccetto una quarantina di atei.".

Ora, San Carlo I rappresentava questa religione istituzionalizzata.
Egli era capo della Chiesa anglicana ma soprattutto fu di fatto un cripto-cattolico.
Le riforme che egli voleva apportare (tramite l'arcivescovo di Canterbury William Laud, 1573-1645) erano di stampo cattolico.
Il comunismo è contro il diritto di proprietà e quello che ho scritto prima lo dimostra.
Quindi, la decapitazione di re Carlo I Stuart fu una cosa ben più grave dell'uccisione di un uomo importante poiché rappresentò l'inizio della diffusione di quelle che funestarono il XX secolo e che ci sono anche oggi.
Cordiali saluti.




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".