Il 25 gennaio 1533, il re d'Inghilterra Enrico VIII Tudor (28 giugno 1491-28 gennaio 1547) sposò Anna Bolena (1501-1507-19 novembre 1536). Il matrimonio fu reso noto nella Pasqua dello stesso anno e nel giorno della Pentecoste fu incoronata regina, dopo che il re ebbe ripudiato la precedente moglie Caterina d'Aragona (16 dicembre 1485-7 gennaio 1536).
Il 7 settembre dello stesso anno, Anna partorì la futura regina Elisabetta I.
Questo matrimonio determinò la rottura tra la Chiesa inglese e Roma, rottura il 3 novembre 1534.
Ora, quando divenne regina, nel 1558, la figlia Elisabetta I non fu riconosciuta regina per i seguenti motivi dai sudditi cattolici:
- Il matrimonio tra re Enrico VIII e Caterina d'Aragona non fu annullato dal Papa. Il matrimonio fu annullato dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (2 luglio 1489-21 marzo 1556), che sposò il re ed Anna. Quando Cranmer fece ciò, egli era ancora un vescovo in comunione con la Chiesa cattolica. Lo scisma ufficiale fu solo nel novembre 1534. Per la Chiesa cattolica, quel matrimonio con Anna Bolena non era valido. Quindi, agli occhi della Chiesa cattolica Anna era una concubina ed Elisabetta era una bastarda.
- Elisabetta aveva abbracciato le idee protestanti. Si finse cattolica, durante il regno della sorellastra Maria I (1553-1558) ma le sue idee erano vicine alla Riforma.
L'arcivescovo Cranmer aveva annullato il matrimonio contro il parere della Chiesa cattolica e tutte le decisioni antipapali prese nel 1533 indussero il Papa a scomunicare il re e lo stesso arcivescovo.
La scomunica in sé significava che l'arcivescovo era in comunione con Roma.
Quando annullò il matrimonio con Caterina d'Aragona e fece sposare il re con Anna Bolena, Cranmer celebrò un matrimonio non valido.
Per adattare la situazione ecclesiastica alle sue esigenze, il 10 marzo 1532, re Enrico VIII chiese alla Chiesa inglese di non legiferare e fece firmare agli ecclesiastici un atto di sottomissione del clero. Con questo atto, il re fece annichilire la Chiesa come legislatore, forzando il diritto canonico...e ricorrendo a qualche minaccia.
Il re forzò il diritto canonico.
Il 22 agosto 1532, l'arcivescovo di Canterbury William Warham (contrario al divorzio del re da Caterina d'Aragona) morì e il suo posto fu preso da Cranmer.
Cranmer fu voluto da re Enrico VIII ma Roma approvò la nomina.
Quindi, la consacrazione di Cranmer era valida.
Il fatto che la Curia Romana non avesse riconosciuto valido il matrimonio del re con Anna Bolena, perché riconosceva come valido quello con Caterina d'Aragona rese non legittimo il diritto di successione di Elisabetta I.
Da qui nacque la rottura tra Roma e l'Inghilterra.
Cordiali saluti.
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