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domenica 29 aprile 2012

Storia della Madonna di Tindari

Cari amici ed amiche.

Vi voglio parlare di un santuario che ho sempre avuto occasione di vedere dall'Autostrada A20 Messina-Palermo ma che non ho mai avuto la fortuna di visitare.
Il santuario in questione è quello della Madonna di Tindari, un importante luogo di culto che si trova non  lontano da Patti, in Provincia di Messina, su un promontorio che si affaccia sul mare e che oggi è attraversato dal tunnel dell'Autostrada A20.
Il santuario che oggi noi vediamo è relativamente recente.
Esso risale al secolo scorso.
La sua costruzione iniziò nel 1953.
La devozione verso la Madonna, però, è molto antica, antica come la statua della Vergine che tiene in braccio Gesù.
Molto probabilmente, l'origine di questa statua è orientale, bizantina.
Intorno ad essa c'è un mistero.
Infatti, l'abate Spitaleri (1751)  parlò di un'"Immagine miracolosissima di Maria Santissima con stupendo portento venuta dall'Africa". 
Che la statua sia di origine bizantina è dimostrato dal fatto che il Bambin Gesù sia raffigurato da adulto e e benedicente.
Secondo alcuni, la statua venne in Sicilia durante il periodo in cui a Costantinopoli regnava l'imperatore Leone III Isaurico (675-18 giugno 741).
Nel 726, quest'ultimo emise un editto  che proibiva il culto delle immagini sacre, l'Editto dell'iconoclastia.
Questo editto vietava il culto delle immagini sacre.
Secondo altri, la statua fu portata dai Crociati nel tra il XII ed il XIII secolo.
Qui, potrebbe esserci stato il contributo dei Cavalieri Templari che erano molto legati alle "Madonne nere".
Questo cavalieri, ad esempio, erano legati al Santuario della Madonna di Loreto come a quello di Montserrat, in Spagna.
Anche questi santuari hanno delle "Madonne nere", com'è nera quella di Tindari.
Proprio questa è la particolarità di questa statua.
Ad essa è legata una leggenda.
Una donna pregò la Madonna di Tindari per chiedere la guarigione della sua figlioletta ammalata.
La bambina guarì e la signora decise di andare a Tindari a ringrazia la Madonna.
Arrivata sul posto, la donna vide la statua ma vistala bruna in faccia disse: "Sono partita da lontano per vedere una più brutta di me".
Delusa, ella ripartì in cerca della Madonna miracolosa. 
Nel frattempo, la bambina venne lasciata incustodita e cadde dal dirupo.
La madre, pentita di quello che disse, chiese alla Madonna di salvare la propria figlia.
La bambina fu trovata viva e vegeta su un arenile che si formò sotto di lei.
Quello della Madonna di Tindari è un santuario molto importante.
Esso è un luogo di culto in cui la fede è vissuta in modo autentico, come il Santuario della Madonna di Grazie (che si trova a Curtatone, in Provincia di Mantova) o quello di Polsi, che si trova a Reggio Calabria.
Sono tutti luoghi molto importanti.
Da persona che ama collezionare monete e cartoline dei vari posti, se dovessi andare a Tindari, farei una cosa.
Dopo avere pregato nel santuario, comprerei delle cartoline e terrei una di queste per me.
La visita di luoghi come questo va condivisa con i propri parenti ed amici e va portata nel cuore.
Allora, ricordiamoci delle parole che si trovano alla base della statua e che recitano:

"NIGRA SUM SED FORMOSA". 

Ringrazio l'amica Alessandra Spanò che ha messo la foto su Facebook. 
Cordiali saluti. 




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