Su Facebook, l'articolo intitolato "Discussione sul Cristianesimo e sulla natura di Gesù" è stato commentato.
Voglio focalizzare l'attenzione su due commenti in particolare, quelli di Angelo Fazio e di Filippo Giorgianni.
Quest'ultimo ha esordito, scrivendo:
"In realtà io direi che Gesù NON è comunque rivoluzionario. Nel "rompere" con le sette giudaiche dell'epoca non diceva NIENTE di nuovo rispetto all'Antico Testamento (è quello che notano il rabbino Neusner e con lui B-XVI) se non dire che lui è il Messia. In questo senso dà il significato autentico della Tradizione (infatti "non sono venuto ad abolire ma per dare compimento"). Inoltre, da tutte le sette giudaiche del suo tempo prendeva qualcosa: un atteggiamento positivo verso l'autorità politica romana dai pubblicani ma anche una criticità implicita dagli zeloti, gli insegnamenti e lo stile dai farisei, l'attenzione a un Regno NON immanente dagli esseni, etc. Non rompe con nessuno realmente."
Fazio ha risposto nel seguente modo:
"L'enfasi meravigliosa sulle parti più nobili dello spirito umano, come l'amore e la fratellanza, avevano comunque un carattere di novità assoluta in quell'epoca. Lui ha riabilitato categorie di persone sottoposte ad enorme pregiudizio e ha donato pari dignità ad ogni persona in virtù della sua umanità. Le parole del Magnificat sono estremamente significative."
Giorgianni ha replicato:
"Angelo, le parole del Magnificat (l'attenzione all'umiltà e ai poveri) non sono nuove all'Antico Testamento".
Fazio ha risposto del seguente modo:
" OK, questo non lo sapevo, grazie per l'informazione. Il fatto che Gesù, fosse un rivoluzionario è un'analisi scorretta (difatti, nel testo ci ho messo le virgolette). Però rimango dell'idea che Cristo ha portato nel mondo, comunque, delle novità, che hanno cambiato, in meglio, il modo di vedere le cose. Novità, affatto rivoluzionarie, ma pur sempre delle novità.
Ricordo, di aver sentito dalle parole del cardinale Claudio Hummes, nel documento, "In difesa del celibato sacerdotale", che Gesù, vivendo quel particolare stile di vita aveva rappresentato un'immensa novità nel costume di allora (ovviamente il discorso è sovrannaturale, più che di costume in senso stretto).
Già nel Vecchio Testamento, ci sono persone che vissero quello stile di vita (Geremia, Elia ed Eliseo), tuttavia esso non era la regola, bensì una notevole eccezione, nel popolo ebraico. A mio parere, questa è una delle straordinarie novità che si deve alla venuta di Cristo e, di certo, non l'unica! ".
Ricordo, di aver sentito dalle parole del cardinale Claudio Hummes, nel documento, "In difesa del celibato sacerdotale", che Gesù, vivendo quel particolare stile di vita aveva rappresentato un'immensa novità nel costume di allora (ovviamente il discorso è sovrannaturale, più che di costume in senso stretto).
Già nel Vecchio Testamento, ci sono persone che vissero quello stile di vita (Geremia, Elia ed Eliseo), tuttavia esso non era la regola, bensì una notevole eccezione, nel popolo ebraico. A mio parere, questa è una delle straordinarie novità che si deve alla venuta di Cristo e, di certo, non l'unica! ".
Questa discussione è musica per le mie orecchie.
Lo faccio sinceramente.
Sono due ragazzi in gamba e di grande spessore (perché, da quello che ho potuto vedere hanno dimostrato di avere degli ottimi principi) e sono due ottimi interlocutori.
Sicuramente, chi li ha per amici è molto fortunato.
Magari li avessi io degli amici così.
A tutti e due (e, debbo dire, non solo a loro) dico una sola parola:
grazie!
Hanno arricchito molte delle mie discussioni. Inoltre, anche grazie a persone simili, ho potuto apprezzare le opere di Plinio Correa de Oliveira (del quale ho vuto il libro intitolato "Rivoluzione e Controrivoluzione"), un pensatore già vicino alle mie idee, di cui non avevo capito fino in fondo il pensiero.
Entrambi dicono il vero.
Come ha detto Giorgianni, Gesù non fu un rivoluzionario.
Ad esempio, egli non istigò mai alla sommossa contro le autorità civili, né contro la religione ebraica presentata secondo quella tradizione che iniziò dal periodo della "Cattività Babilonese" (sotto il regno del re babilonese Nabucodonosor II (634-562 BC).
Egli non venne sulla Terra per abolire la Legge ma per portarla a compimento.
Proprio per fare questa missione, Gesù non agì mai in modo esclusivo.
Egli non favorì il gruppo dei farisei, piuttosto che quello degli zeloti, dei sadducei o degli esseni.
Piuttosto, egli cercò di attingere da ognuno di questi gruppi per dimostrare che chi crede in Dio poteva essere sadduceo, zelota, esseno o fariseo.
Forse, fu anche questo a fare in modo che il messaggio cristiano si propagasse anche nelle comunità pagane.
Pur essendo inclusivo, il nuovo messaggio cristiano ripropose quella che fu l'essenza dell'Antico Testamento.
Fazio ha citato i profeti che scelsero di vivere come Gesù.
Ora, leggete questi versetti del Vangelo secondo Luca (capitolo 6, versetti 22-23) che recita:
"[22] Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
[23] Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. ".
Ora, spesso e volentieri, gli antichi profeti ebrei non furono trattati bene dal popolo.
[23] Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. ".
Ora, spesso e volentieri, gli antichi profeti ebrei non furono trattati bene dal popolo.
Notoriamente, infatti, l'uomo ha delle debolezze.
Il profeta, prima di tutto, fu un uomo che seguì fino in fondo il progetto proposto da Dio.
Ora, l'uomo può scegliere o meno quest'ultimo.
Al contrario di quello che pensano i deterministi , nella visione cristiana (specie cattolica) l'uomo coopera con Dio per portare avanti il progetto proposto da quest'ultimo.
L'uomo, però, può scegliere liberamente se aderire o meno ad esso.
Il profeta ebreo fu, quindi, l'uomo che scelse il progetto di Dio fino in fondo.
Questo dette molto fastidio a coloro che a parole seguivano Dio ma nei fatti facevano ben altra cosa.
Quindi, il profeta fu anche la "pietra dello scandalo" per coloro che furono presi da altre ambizioni.
Gesù, in quanto Figlio di Dio, si conformò al progetto di quest'ultimo, riprendendo le vite dei grandi profeti ebrei.
Forse, anche tutto ciò può spiegare la natura di Gesù.
Cordiali saluti.
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