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domenica 22 aprile 2012

La mentalità rivoluzionaria ed il moderatismo, dal libro "Rivoluzione e Contro-rivoluzione" di Plinio Correa de Oliveira

Cari amici ed amiche.

Leggete questo brano del libro di Plinio Correa de Oliveira "Rivoluzione e Contro-rivoluzione":

"C. Come si armonizzano queste velocità

È necessario studiare la parte di ciascuna di queste velocità nella marcia della Rivoluzione. Si 
direbbe che i movimenti più veloci siano inutili. Ma non è vero. L'esplosione di questi estremismi 
alza una bandiera, crea un punto di attrazione fisso che affascina per il suo stesso radicalismo i 
moderati, e verso cui questi cominciano lentamente a incamminarsi. Così, il socialismo respinge il  comunismo, ma lo ammira in silenzio e tende a esso. Ancora prima nel tempo si potrebbe dire lo  stesso a proposito del comunista Babeuf e dei suoi seguaci negli ultimi bagliori della Rivoluzione francese. Furono schiacciati. Ma lentamente la società sta percorrendo la via sulla quale essi  avevano voluto portarla. Il fallimento degli estremisti è, dunque, soltanto apparente. Essi danno il  loro contributo indirettamente, ma potentemente, alla Rivoluzione, attirando lentamente verso la realizzazione dei loro colpevoli ed esasperati vaneggiamenti la moltitudine innumerevole dei "prudenti", dei "moderati" e dei mediocri. ".

Prima di incominciare, voglio esprimere un parere sull'opera.
Io ho il libro cartaceo. Mio cugino me l'ha regalato.
A lui, questo libro era stato regalato da un suo amico. Mio cugino l'ha letto ma non gli è piaciuto perché l'ha ritenuto troppo teorico e legato a certi ritualismi e ha pensato che tali teorie non abbiano alcun riscontro nella vita pratica.
E così, l'ha ceduto a me, che sono interessato dalla teorie di Plinio Correa de Oliveira.
Ora, a mio cugino voglio bene, come se fosse un fratello, ed è una persona intelligente e brava ma in questo caso debbo dargli torto.
In queste parole c'è una verità profonda.
Il pensiero rivoluzionario, infatti, ha due velocità.
Infatti, esso può avere un'"alta velocità" ed ed una "velocità lenta".
Un esempio di "alta velocità" fu l'azione degli anabattisti che nel 1535 presero il potere a Munster (in  Germania) e stabilirono subito una dittatura feroce ed imposero le loro idee comunistiche.
Essi fallirono.
Poi c'è la "velocità lenta", quella di cui parla il brano in questione.
Qui, il pensiero rivoluzionario non viene imposto subito ma viene somministrato (da chi vuole la rivoluzione) a moderati a poco a poco.
E' un po' come il "gioco della rana bollita".
Se prendete una rana e la buttate nell'acqua bollente, questa si scotta e salta via.
Se, invece, prendete una rana e la buttate in una pentola di acqua fredda e poi sotto accendete un fuoco, questa sta nell'acqua e (senza accorgersene) viene bollita e rimane uccisa.
Così accade nelle dinamiche umane.
Volete un esempio pratico?
Vi cito la storia inglese.
Nel 1534, re Enrico VIII ruppe con il Papa e stabilì la nascita della Chiesa anglicana.
Egli formò la Chiesa anglicana come una Chiesa cattolica scismatica.
Nel gennaio del 1547, Enrico morì e divenne re Edoardo VI, un re bambino. Infatti aveva nove anni.
Durante quel periodo ci fu la Riforma protestante.
La Riforma fu impopolare perché venne imposta subito e fu molto radicale.
La Riforma fu così impopolare che la sorellastra del re, Maria la Cattolica, fu acclamata regina, quando salì al trono inglese (1553). La nuova regina ripristinò la Chiesa cattolica.
Nel 1558, Maria morì e divenne regina la sua sorellastra Elisabetta.
Questa, protestante, riportò la Riforma ma lo fece in modo molto più "moderato" (conservando, ad esempio, alcune pratiche cattoliche) e alla fine vinse.
Lo stesso discorso,  si può fare per la politica italiana dal 1945 al 1991.
Qui, infatti, la Democrazia Cristiana fece una politica centrista.
Questa politica centrista portò delle forze politiche moderate e non di sinistra a sinistra, tenendo conto anche del compromesso fatto con il Partito Comunista, il partito rivoluzionario per eccellenza.
In pratica, forze cattoliche e persino monarchiche furono spostate a sinistra.
Oggi, vi sono i risultati.
Ad esempio, ci sono politici cattolici e moderati che si trovano a sinistra, il posto in cui un politico cattolico e moderato non dovrebbe stare.
Questa posizione è una contraddizione di termini.
Le parole di Plinio Correa de Oliveira hanno riscontro.
Troppo spesso, il moderatismo (che è altra cosa rispetto alla moderazione) non nasconde altro che un'ambiguità ideologica.
Cordiali saluti.



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