Cari amici ed amiche.
Come spesso accade, l'ottimo Angelo Fazio mi ha dato uno spunto. Egli ha messo su Facebook l'articolo de "L'Avvenire" che è intitolato "Breivik: lo farei nuovamente,giovani uccisi erano indottrinati" .
In questo articolo, Anders Breivik, il terrorista che il 22 luglio 2011 fece una strage ad Utoya, è tornato a parlare.
Ha affermato di non essersi pentito di quello che ha fatto e di volerlo rifare.
Io non so se definire Breivik un pazzo o una persona abbietta.
Egli mostra un'idea molto confusa.
Si dice cristiano e pro-Israele mentre nell'aula del tribunale fa il saluto nazista.
Si sa che i nazisti non amavano (né amano tuttora) Israele ed erano (e sono tuttora) anticristiani, neopagani.
Si dice anti-islamista ma credo che lui non sappia che Adolf Hitler strinse un'alleanza con il muftì di Gerusalemme Husseini, che era un fondamentalista islamico.
Inoltre, egli disse di ispirarsi ai Cavalieri Templari.
Forse, lui non sa che questi cavalieri furono obbedienti al Papa e non antipapisti, come lui.
Da tutto ciò si può desumere che egli non stia bene con la testa.
Tuttavia, io noto in lui una certa abiezione.
Le sue parole sembrano lucide e non sembrano le farneticazioni di un drogato o di una persona malata di testa.
Questo mi spaventa.
Possono esserci altre persone simili.
Inoltre, va fatta un'altra considerazione.
Breivik apparteneva alla Massoneria norvegese.
Ora, non voglio demonizzare nessuno ma una considerazione la voglio fare.
La massoneria, giustamente, ha preso le distanze da Breivik e l'ha espulso.
Tuttavia, proprio il fatto che i suoi riti siano segreti e che, nel suo relativismo, metta insieme ogni persona ed ogni idea rischiano di fare sì che tutti si pongano degli interrogativi sulla massoneria.
Anche Adolf Hitler faceva parte di una loggia massonica, come Karl Marx ed altri personaggi storici che non fecero nulla di buono.
Io credo che si debba stare attenti.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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