Cari amici ed amiche.
Ho paura che alle prossime elezioni amministrative (che si terranno il 6 ed il 7 maggio) a vincere sia l'antipolitica.
I dati, purtroppo, confermano che il popolo italiano si sta sempre più distaccando dalla politica.
Più del 40% degli elettori potrebbe non andare a votare e, addirittura, il "Movimento 5 Stelle" di Beppe Grillo potrebbe diventare il terzo partito con il 7,2% dei consensi dietro al Partito Democratico e al Popolo della Libertà, che sono praticamente alla pari.
Questo ci deve fare porre degli interrogativi e ci deve fare preoccupare.
Perché ciò sta avvenendo?
Ora, provo a dare una spiegazione.
In primo luogo, la crisi della politica è dovuta alla politica stessa.
Basti pensare a come cadde il governo del presidente Berlusconi.
Una parte di deputati e senatori eletti nel Popolo della Libertà passarono all'opposizione, mettendo in crisi la maggioranza e creando l'empasse che portò al governo tecnico, un governo che è sostenuto da certi partiti e che sta prendendo delle misure fortemente criticate dal Paese perché sono depressive. Infatti, il governo ha aumentato le tasse, senza curare la crescita.
Questo creò sfiducia nella politica come creò sfiducia il fatto che la maggioranza di governo fosse cambiata.
Oltre a ciò ci sono oggi i recenti casi di corruzione (o presunta tale, perché c'è la presunzione di innocenza) della Lega Nord e del Partito Democratico.
Questo sta creando marasma e dal marasma nasce la sfiducia.
Tra la crisi economica, con gli imprenditori che si suicidano ed i giovani che non trovano lavoro, e quella politica, il rischio è che tanta gente lasci la politica per scegliere movimenti populisti, come, ad esempio, quello di Beppe Grillo (nel video qui sotto), che per certi versi è il meno peggio.
Infatti, c'è il rischio che si presentino anche i partiti di estrema sinistra o quelli neonazisti.
Questo può essere un male per la democrazia ed il futuro potrebbe essere oscuro.
I partiti riflettano.
I partiti riflettano.
Cordiali saluti.
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